Servizio civile, Mattarella ai giovani: "Lunga storia di pace e solidarietà"
Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
L'intervento del Presidente Sergio Mattarella durante l'incontro al Quirinale |
ROMA - Per celebrare i 15 anni dalla sua istituzione il 6 marzo 2001, i rappresentanti del Servizio civile nazionale sono stati ricevuti ieri sera al Palazzo del Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un ritorno per quest’ultimo, che all’epoca dell’approvazione della legge 64/2001 era ministro della Difesa. L’incontro si è svolto nella Sala dei Corazzieri, alla presenza di circa 200 giovani in servizio civile, accompagnati dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, dal sottosegretario di Stato Luigi Bobba, e dal presidente della Consulta nazionale per il Servizio Civile Giovanni Bastianini insieme ad altri rappresentanti istituzionali, a quelli di vari enti nazionali e regionali.
Nel suo saluto introduttivo, proprio il presidente della Consulta nazionale Bastianini, che aveva visto muovere i primi passi della legge voluta dal predecessore al ministero della Difesa di Mattarella, Beniamino Andreatta, ha voluto esprimere al presidente “la gratitudine e la riconoscenza di tutto il mondo del servizio civile nazionale per questo suo gesto di attenzione, istituzionale e personale”.
Bastianini ha poi sottolineato l’azione positiva del Governo, del quale “abbiamo avuto modo di riscontrare la coerenza tra dichiarazioni politiche e scelte operative, registrando l’anno scorso la creazione di disponibilità di impiego per quasi 50 mila giovani, l’impegno del Dipartimento in numerose sperimentazioni in Italia e alla scala europea, la costruzione di un bilancio più preciso ed articolato delle competenze e delle capacità acquisite dai giovani, l’apertura del servizio civile ai giovani stranieri”.
“Alla domanda: serve ancora all’Italia una ‘Forza di difesa non armata’?, noi rispondiamo in modo convinto di sì, perché è uno strumento di difesa utile quando la minaccia è rivolta ad affievolire la tenuta della coesione sociale, a compromettere la fiducia reciproca tra stato e cittadini, a screditare o compromettere la legalità, a farci sentire nazione non più capace di rapporti pacifici e collaborativi con tutte le altre”, ha concluso il presidente della Consulta.
Tra le testimonianze dei volontari che hanno seguito l’intervento di Bastianini, introdotte dal giornalista Franco Di Mare, anche quella di Jacopo Azzimondi, giovane in servizio civile presso la Caritas diocesana di Reggio Emilia-Guastalla nel progetto “Future Building”, scelto nell’ambito del concorso lanciato dai rappresentanti nazionali “Racconta il tuo servizio civile”. “Vedevo in televisione o sui giornali migliaia di persone in difficoltà – ha raccontato Jacopo -, e mi sono spesso chiesto che cosa avrebbe potuto fare un ragazzo di vent’anni come me per aiutarli. È stato quando ho cominciato a rendermi conto che quelle persone esistevano vicino a me, al di fuori degli schermi e delle fotografie, che ho capito che qualcosina potevo farla anch’io. Ho cominciato così il servizio civile il 15 settembre scorso, prestando servizio all’interno dell’oratorio parrocchiale come educatore al doposcuola”. Un’altra testimonianza è arrivata da Dost Mohammad (20 anni, Afghanistan) che sta svolgendo il suo anno di volontariato presso i Salesiani per il Sociale – Federazione Scs/Cnos partecipando al progetto “Rifugiati: una casa per ripartire”.
Nel suo intervento il ministro Poletti si è voluto soffermare sul valore formativo del servizio civile e sulle opportunità che offre in termini professionali. “L’Italia – ha ricordato - è stato l’unico paese che ha puntato su Garanzia Giovani per il servizio civile. Dall'Europa abbiamo avuto complimenti per questo. Ora siamo pronti a lanciare la proposta del Servizio civile europeo: siamo convinti che la dimensione sociale Europa vada costruita, e che occorra che cittadini comprendano che l’Europa la fanno loro, quella che sapranno costruirsi”.
“Il servizio civile ha una lunga storia – ha esordito Mattarella nel suo discorso che ha concluso l’incontro – che affonda le radici nei valori della pace e della solidarietà, e che ha contribuito a formare coscienze e senso civico di diverse generazioni di giovani”. Per il Presidente della Repubblica esso “è – e può esserlo sempre di più – un luogo concreto di protagonismo dei giovani, dove matura la loro piena cittadinanza, intesa come diritti e come doveri, e dove possono crescere le loro opportunità”. “Il servizio civile è un ponte – ha proseguito Mattarella -. Abbiamo bisogno di ponti, non di barriere” e per questo auspica che gli stanziamenti crescenti del Governo indichino “una tendenza che si possa sviluppare ancor di più in futuro”. Da ultimo il presidente Mattarella è tornato sulla proposta di servizio civile europeo, definendolo “un progetto ambizioso e giusto. O l’Europa è una società solidale oppure non è. O l’Europa è capace di dare ai propri giovani un traguardo più avanzato oppure rischia di mortificare i suoi giovani”.
Durante l’incontro è stato anche presentato, in anteprima, il nuovo spot del Servizio civile nazionale per la campagna istituzionale Bando 2016, realizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A breve tra l’altro dovrebbe uscire il nuovo bando volontari legato ai fondi residui del 2015. Allo stesso tempo è stato lanciato il concorso per la realizzazione da parte dei giovani di uno spot e di un cortometraggio sull’esperienza di servizio civile. “Con questa iniziativa puntiamo ad avere una istantanea dei giovani volontari che sono in servizio”, ha dichiarato il Sottosegretario Bobba. “Abbiamo pensato che il miglior modo per dare voce ai circa 350mila ragazzi che in questi 15 anni hanno intrapreso l’avventura del servizio civile nazionale, plasmandola e facendola diventare una realtà positiva per il Paese – ha poi continuato – è chiedere loro di diventare il volto del servizio civile nazionale”. Lo spot vincitore del concorso sarà utilizzato per la campagna di informazione 2017 che verrà trasmessa sulle reti televisive Rai. Previsto poi anche un premio per la categoria “cortometraggi” con durata di tre minuti. (FSp)