3 aprile 2015 ore: 11:23
Famiglia

Servizio civile, mille posti in più: candidature entro il 23 aprile

Consentiranno l’attivazione di 92 progetti in Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Toscana. Soddisfatta la Cnesc. Il sottosegretario Bobba annuncia due nuovi bandi a maggio e un ulteriore bando ad hoc per il Giubileo straordinario
Ragazzi servizio civile anche stranieri

ROMA - Con una integrazione al Bando nazionale per la selezione dei volontari dello scorso 16 marzo, il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile ha reso disponibili altri 1.046 posti, recuperandoli dai 4.556 “eccedenti” e non assegnati sui bandi regionali. Anche per questo la data di scadenza di presentazione delle domande è stata prorogata alle 14 del 23 aprile 2015.

“Grazie al confronto avviato con alcune regioni e al loro assenso ad utilizzare parte dei posti non assegnati nel Bando – spiega il sottosegretario con delega al servizio civile Luigi Bobba – siamo riusciti a recuperare parte di questi posti. L’impegno con le regioni che hanno accettato è stato quello di andare a coprire progetti di enti nazionali che ricadevano sui loro territori, ma il numero sarebbe stato anche maggiore se tutte avessero acconsentito alla nostra proposta”. I nuovi posti messi a bando consentiranno in particolare l’attivazione di altri 92 progetti che saranno realizzati nelle regioni resesi disponibili: Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Toscana.

Di tutte solo in Campania e Sicilia, ed in piccolissima parte nella Provincia Autonoma di Trento, i posti finanziabili sono stati inferiori ai progetti approvati nel Bando. “Per questo come Regione Liguria -  spiega in merito l’Assessore uscente alle Politiche Sociali della Regione Liguria, Lorena Rambaudi, che coordina anche la Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni – avevamo già passato 200 posti che avevamo in più alla regione Campania”. Questo “avanzo” di posti è però una novità di questo Bando. “L’essere stati fermi un anno, con l’ultimo bando volontari uscito a fine 2013, ha interrotto il meccanismo della progettazione per molti enti, che così o non hanno più progettato o hanno ridotto il numero di volontari richiesti”, prova a spiegare Rambaudi, che poi commenta: “Per noi è un elemento di serietà e realismo che gli enti regionali abbiano presentato progetti su numeri bassi, quelli effettivamente gestibili e su progetti importanti, non è stata improvvisazione”.

Per il Sottosegretario Bobba comunque “l’integrazione di questi 1.046 posti in più fa parte di un’efficace azione amministrativa che il governo intende intraprendere per ottimizzare le risorse economiche disponibili, un investimento mirato che assicuri l’immediato avvio di un numero maggiore di giovani volontari e la realizzazione di ulteriori progetti di servizio civile nazionale”. Anche per questo annuncia di voler far uscire verso maggio due nuovi bandi, uno che recupererà parte dei fondi di Garanzia Giovani non ancora utilizzati ed uno proprio con gli ulteriori posti non utilizzati. “Inoltre a breve verranno attivati i Bandi straordinari legati agli accordi con Il Ministero dell’Ambiente, quello dell’Interno, dei Beni culturali ed ambientali e l’Autorità nazionale Anticorruzione. Contiamo così di aggiungere complessivamente circa altri 7 mila posti a quelli in partenza quest’anno”. Il Sottosegretario dà anche notizie che sarebbe allo studio nel Lazio un Bando di servizio civile che potrebbe coinvolgere oltre 300 giovani nelle attività legate al Giubileo straordinario, indetto da Papa Francesco per l'8 dicembre prossimo, a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, e che si concluderà il 20 novembre 2016.

Soddisfazione per questa integrazione è stata espressa dalla Cnesc – Conferenza nazionale enti di servizio civile che “ringrazia il Sottosegretario Bobba, Il Capo Dipartimento Mauceri e gli Assessori regionali che si sono spesi in tal senso”. Per l’associazione di enti però “non pare efficace un sistema di allocazione delle risorse che genera contemporaneamente eccedenze finanziarie e progetti approvati ma inattivati”.

“Siamo consapevoli che questo bando 2015 è stato un bando per molti motivi particolare – si spiega poi in una nota - , ma sarebbe stato‎ un bell’atto che tutte le Regioni avessero messo al centro le attese dei giovani, ad esempio conferendo‎ Fondi anche alle regioni Campania e Sicilia e alla Provincia Autonoma di Trento per avvii subito invece che magari fare propri bandi regionali per far partire i giovani nel 2016”.

“Chiediamo quindi che governo, regioni e Province Autonome, a legislazione vigente, rivedano‎ gli accordi e definiscano una nuova modalità che abbia come obiettivo il tempestivo impiego‎ delle risorse statali disponibili venendo incontro alle attese dei giovani, alle opportunità educative e di contributo alla società italiana che il Scn è capace di produrre” conclude la Cnesc. (FSp) 

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