Servizio civile, quanti sono gli enti iscritti? Interrogazione parlamentare
“Qual è il numero di enti, già iscritti agli albi nazionale o regionali del servizio civile nazionale, che hanno presentato richiesta di iscrizione all'albo del servizio civile universale?” e “quanti sono gli enti già iscritti al predetto albo?”. È quello che chiede in una interrogazione scritta (4-00458), presentata nelle scorse settimane alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’on. Stefano Ceccanti del Partito Democratico.
“Il 13 aprile 2017 – ricorda l’on. Ceccanti -, il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale ha emanato una circolare […] che ha disposto che, a partire dal 18 aprile 2017, 'non potranno più essere presentate domande di iscrizione al Servizio Civile Nazionale sia per quanto riguarda l'Albo nazionale, che gli Albi delle Regioni e delle Province autonome. Non potranno cioè essere iscritti negli albi di Servizio Civile Nazionale nuovi soggetti giuridici, né singolarmente, né in qualità di sedi di attuazione di progetti di enti già accreditati'”. La successiva presentazione dei progetti di servizio civile, avvenuta entro il 30 novembre 2017, ha risentito – a detta dell’esponente dem - di questo limite, “nonostante che nella suddetta circolare, il dipartimento avesse previsto la possibilità per gli enti già iscritti, proprio in vista della presentazione dei progetti per l'anno 2018, di 'effettuare l'adeguamento dell'iscrizione relativamente alle figure professionali, ai sistemi di comunicazione e coordinamento, di progettazione, di reclutamento e selezione, di formazione, di monitoraggio e valutazione, nonché a nuove sedi di attuazione progetti appartenenti a soggetti a qualsiasi titolo già accreditati'. Detta possibilità, infatti, è stata impedita agli enti accreditati che hanno presentato progetti da realizzare con fondi stanziati per il 2018”.
“In tal modo – afferma l’on. Ceccanti -, il dipartimento ha di fatto bloccato l'ingresso di nuovi soggetti nel sistema del servizio civile, impedendo altresì a quanti a quella data vi erano già operanti di implementare le proprie risorse umane dedicate e le proprie sedi di attuazione progetti”. Il parlamentare ricorda anche “l'incertezza della normativa secondaria che, dal 3 agosto 2017 al 9 maggio 2018, ha prodotto tre diverse circolari in materia” e la denuncia della CNESC- Conferenza nazionale enti servizio civile, che “il 10 maggio 2018 ha lamentato, in un comunicato, la lentezza con la quale si stanno svolgendo le operazioni di accreditamento al nuovo albo, chiedendo con urgenza di «permettere ingressi di nuove organizzazioni per il prossimo deposito progetti'”.
Per tutto questo l’on. Ceccanti chiede alla Presidenza del Consiglio non solo i dati aggiornati sul numero di enti passati o accreditati al servizio civile universale ma anche “se non ritenga di assumere iniziative per consentire, in via transitoria, agli enti iscritti agli albi del servizio civile nazionale di effettuare l'adeguamento dell'iscrizione relativamente a nuove sedi e nuove figure professionali in vista della presentazione dei nuovi progetti prevista per l'autunno 2018, come richiesto da molti enti accreditati”. (FSp)