19 maggio 2017 ore: 14:38
Non profit

Servizio civile regionale, "si apre una nuova pagina per il Lazio"

Legge approvata all'unanimità. I progetti potranno durare tra i 9 e i 12 mesi per un impegno settimanale tra le 25 e le 30 ore. Prevista anche la possibilità di svolgere servizio all’estero. Lo stanziamento complessivo è di circa 1,6 milioni di euro per il triennio 2017-2019
Servizio civile universale, giovani uniscono mani - SITO NUOVO

Il Consiglio regionale del Lazio ha dato via libera all’unanimità alla proposta di legge che istituisce il Servizio civile regionale, aggiungendo la Regione alle altre 13, più le Province autonome di Trento e Bolzano, che hanno legiferato in materia. “Benvenuta Regione Lazio nel club del Servizio Civile. Stato e Regioni insieme e in modi diversi possono realizzare #serviziocivileuniversale”, ha twittato ieri il serata il Sottosegretario con delega al servizio civile, Luigi Bobba.

Secondo il testo uscito dal dibattito consigliare potranno svolgere servizio civile regionale i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni (35 anni per le persone con disabilità). Gli studenti tra i 16 e i 18 anni potranno svolgere esperienze integrate nei percorsi di istruzione o formazione professionale, in accordo con l’Ufficio scolastico regionale del Lazio. I progetti potranno durare tra i 9 e i 12 mesi per un impegno settimanale tra le 25 e le 30 ore. Prevista anche la possibilità di svolgere servizio all’estero. Lo stanziamento complessivo è di circa 1,6 milioni di euro per il triennio 2017-2019, all’interno del quale sono previsti anche fondi specifici per la formazione dei giovani e degli enti. Intorno al centinaio i giovani che potranno partire in servizio ogni anno, anche se il numero preciso dipenderà dalla programmazione annuale.

Il servizio potrà essere prestato nell’ambito di progetti di enti e organizzazioni pubblici e privati, iscritti in un albo istituito dalla nuova legge. I settori nei quali sarà possibile presentare progetti sono quelli dei servizi alla persona, dell’educazione alla salute, dell’educazione e promozione culturale, dell’educazione ambientale, della valorizzazione e salvaguardia del patrimonio, della protezione civile, dell’educazione al rispetto della legalità, della cooperazione internazionale, dell’educazione al consumo consapevole e alla valorizzazione del commercio equo e solidale, della promozione dello sport, della riqualificazione urbana e della educazione alla pace.

La Regione potrà inoltre stipulare accordi con università ed istituti di formazione e ricerca finalizzati al riconoscimento di crediti formativi e organizzare campagne informative all’interno di scuole, università ed enti del terzo settore, anche attraverso la produzione e distribuzione di materiale informativo cartaceo e multimediale. Istituita, infine, la Consulta regionale per il servizio civile, quale organismo permanente di consultazione, confronto e raccordo della Regione con enti locale e con rappresentanti, enti e associazioni iscritti nell’albo regionale.

Per l’Assessore regionale alle Politiche sociali, sicurezza e sport, Rita Visini, “l’istituzione del servizio civile regionale mette a disposizione del Lazio uno strumento importantissimo di formazione dei giovani e di promozione dei valori fondanti della nostra comunità: solidarietà, educazione, cultura, ambiente, legalità”. “Con la nuova legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, si apre – spiega – una nuova pagina: la Regione Lazio potrà investire risorse concrete per dare a tanti ragazzi tra i 18 e i 29 anni un’ulteriore possibilità per mettersi in gioco a servizio del nostro territorio, e in più potremo allargare questa esperienza sia ai ragazzi con disabilità fino a 35 anni, sia agli studenti tra i 16 e i 18 anni che vorranno integrare il loro percorso formativo. Si tratta di un’implementazione significativa dello strumento del servizio civile, nello spirito della recente riforma nazionale. Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione per l’importante risultato ottenuto e soprattutto la consigliera Cristiana Avenali, prima firmataria del testo, che ha svolto in questi anni un lavoro fondamentale di ascolto e raccordo tra tutte le realtà del Lazio impegnate nel servizio civile, consentendo al Consiglio di approvare una legge innovativa e necessaria”, conclude l’Assessore Visini.

Quello approvato ieri è per Cristiana Avenali, consigliera regionale PD e promotrice della Legge, “un provvedimento davvero importante, che ha recepito anche le indicazioni del recentissimo decreto legislativo 40/2017, che determina la nascita del Servizio Civile Universale, ed è stato un cammino da subito molto condiviso. Infatti la proposta di legge, presentata da me nel 2014, è stata oggetto di un continuo confronto e concertazione con gli altri consiglieri e con enti, associazioni e realtà del terzo settore, coinvolti nelle numerose audizioni, in un clima di costante dialogo e scambio di idee”.

“Istituendo il Servizio Civile Regionale la Regione Lazio – prosegue Avenali - si dota di un quadro normativo efficace e snello, con strumenti agili ed una forte conoscenza dei propri territori e delle loro peculiari necessità, con l’obiettivo di rendere più agevole l’azione di un sistema già funzionante all'interno del servizio civile nazionale, una rete di soggetti e progetti che hanno nell’inclusività, nella solidarietà, nella cittadinanza attiva e nell’attenzione al territorio e al bene comune le loro priorità, ‘pensando globalmente e agendo localmente’. La nostra legge, alla luce del nuovo decreto nazionale, intende sostenere e ampliare proprio la rete regionale oggi costituita da 316 Enti accreditati, che rischiava di scomparire, dando la possibilità di fare questa esperienza ad un numero sempre maggiore di ragazze e ragazzi."

Ora alla Regione spetta il compito di dar seguito alla legge, a partire dalla scrittura del Regolamento, dalla costituzione della Consulta regionale e dalla stesura di una programmazione triennale e di un piano annuale attuativo degli indirizzi triennali. I tempi per tutto questo, a partire dalla pubblicazione nelle prossime settimane sul BUR del testo definitivo della legge, con molta probabilità saranno quelli stretti di una consiliatura regionale che terminerà il suo mandato nel marzo 2018. (FSp) 

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