25 settembre 2024 ore: 11:19
Immigrazione

Sgombero in Viale Pretoriano, le proposte delle associazioni. Venerdì incontro con Gualtieri

All'indomani dell'operazione “anti degrado”, continuano le proteste delle associazioni. Polo Civico Esquilino: “Vogliamo discutere con il Comune alternative concrete e strutturali”. Nonna Roma: “ Fino a tarda sera, le persone sgomberate sono rimaste sotto la pioggia. I loro oggetti buttati nella spazzatura”
Nonna Roma cancellata via pretoriano

viale Pretoriano dopo lo sgombero

ROMA – Ama e Polizia Locale hanno sgomberato e ripulito l'area: ora ci sono le associazioni e i cittadini, accanto alle decine di persone – tra cui una donna – sgomberate lunedì da Viale Pretoriano, a Roma. Mentre partono le raccolte di indumenti e generi di prima necessità, si cerca un posto sicuro dove trascorrere le nottate, ora che le tende sono state portate via, proprio nei giorni in cui forti piogge si abbattono sulla capitale. “Vogliamo incontrare il Comune per discutere alternative concrete e strutturali agli sgomberi e alle cancellate! - ribadisce il Polo Civico Esquilino – Abbiamo la possibilità di contribuire in modo risolutivo all’emergenza e di dare risposte alle necessità di questo territorio. Serve la volontà politica. Noi ci siamo. Ma non ci piacciono i cancelli. Ci ritroviamo con l'Ama che disinfetta strade, mentre fino a ieri le persone dormivano tra topi e spazzatura”.

Intanto, nell'attesa e nella speranza che si apra un confronto su possibili soluzioni, c'è da affrontare l'emergenza: “È stato fatto appello a tutte le associazioni aderenti ad aprire le proprie sedi per queste prime notti”, riferisce il Polo, che pure “garantirà assistenza notturna agli ospiti, nell'attesa del Tavolo in cui si pretende di discutere delle proposte e delle soluzioni di medio-lungo termine. Proposte concrete e realizzabili anche a strettissimo giro”.

Le proposte

Ed ecco alcune delle proposte che il Polo aspetta di condividere con l'amministrazione: primo, “aumento complessivo dei posti letto, proseguendo nella direzione di trasformare l'accoglienza da h15 ad h24”; secondo, “apertura di stazioni di posta e drop-in, valorizzando l’accoglienza a bassa soglia e i presidi territoriali diffusi”; terzo, “edilizia abitativa modulare, utilizzata come trampolino di lancio nel percorso verso l'indipendenza abitativa in vari paesi europei – riferisce il Polo - Le comunità di case modulari sono accompagnate da servizi di supporto di enti di beneficenza, che aiutano i senzatetto a riconquistare la propria dignità”; quarto, “revisione del regolamento di polizia urbana che presenta provvedimenti altamente repressivi nei riguardi di poveri e marginali, con un uso compulsivo dello strumento dell’ordine di allontanamento (c.d. mini-Daspo urbano) nei riguardi dei senzatetto”. E, ancora. “creazione di un calendario di iniziative culturali, sportive e di animazione sociale che possano far rivivere luoghi critici”, collaborazione “con le case di accoglienza gestite dagli ordini ecclesiastici, pattuendo un numero standard di ospitalità gratuita e caritatevole” e attivazione di progetti di Housing First finanziati dal Pnrr”. Il Polo propone inoltre che “la regione Lazio renda disponibile e agibile l' Ipab San Michele, anche con fondi giubilari destinati allo scopo, rendendo utilizzabile l’ ex 'Casa del passeggero' (su piazza dei Cinquecento) per le persone senza dimora” e di “offrire, nell'ambito dei Leps, servizi per la residenza fittizia per i senza dimora nel primo municipio”.

Nel frattempo, le associazioni hanno la possibilità di fornire “tutti i beni relazionali di cui queste persone necessitano, ma abbiamo bisogno di luoghi fisici in cui queste persone possano dimorare: servono stanze. Chiediamo una collaborazione al Comune e Municipio, perché insieme, e solo insieme, società, comunità e istituzioni possono costruire veramente un’accoglienza degna. Questa è la strada su cui vi chiediamo di camminare insieme”.

Nonna Roma: “La nostra città non sarà vetrina per il Giubileo”

Critica e mobilitata anche Nonna Roma: "Abbiamo assistito ad uno scenario degno della peggiore destra: cinquanta uomini e donne sono stati sgomberati, senza alcun preavviso e senza la previa individuazione di soluzioni alloggiative alternative. I loro effetti personali (tende, vestiti, documenti) sono stati gettati nella spazzatura e la stessa Sala Operativa Sociale non è riuscita a dare accoglienza neanche alle persone più vulnerabili. Fino a tarda sera, gli sgomberati sono rimasti per strada, sotto la pioggia. E solo all’esito di una lunga assemblea con realtà ed associazioni della società civile, si è riusciti a trovare un tetto sopra la testa per alcune delle persone sgomberate. Il tutto grazie al supporto delle reti solidali”.

Riguardo il prossimo Giubileo, “sappiamo bene che i grandi eventi sono un banco di prova delle città rispetto alle politiche nei riguardi degli ultimi – afferma ancora Nonna Roma - Abbiamo tutti visto cos’è accaduto a Parigi durante le Olimpiadi, dove migliaia di persone senza dimora sono state deportate fuori dal centro urbano. Non permetteremo che le stesse politiche vengano attuate nella Capitale in vista del Giubileo e che la nostra città venga resa una “vetrina” per turisti e pellegrini. a direzione da intraprendere deve essere un’altra: ossia potenziare il circuito dell’accoglienza; trovare delle soluzioni alloggiative degne per chiunque viva per strada; rafforzare i servizi di prossimità nei riguardi delle persone senza dimora. In gioco vi è l’idea di città e società che vogliamo. Occorre tornare indietro rispetto alla decisione di costruire le cancellate. Ci associamo alla richiesta del Polo Civico dell'Esquilino, di cui facciamo parte, rispetto ad un tavolo immediato tra l'amministrazione e le reti solidali per affrontare questa vicenda”.

Nel frattempo, è arrivata la porposta del 2° Municipio di Roma alle associazioni "di gestire una struttura dove dare provvisoria accoglienza alle persone sgomberate dalla tendopoli di viale del Pretoriano. Si tratta di una soluzione emergenziale, che garantisce -nel breve periodo- un rifugio dignitoso. - commenta Nonna Roma - È stata già effettuata una mappatura dei bisogni delle persone ospitate e i dati sono stati trasmessi ai servizi sociali del Comune. Ci auguriamo che questi ultimi effettuino una presa in carico immediata di queste persone, ricercando soluzioni definitive di accoglienza. In questo momento, stiamo raccogliendo beni di prima necessità per supportare i nostri ospiti e invitiamo -chiunque voglia contribuire- a unirsi a noi in questo sforzo solidale".

Venerdì l'incontro con Gualtieri

Venerdì, alle 18, le associazioni incontreranno il Sindaco Gualtieri: "Pretenderemo da lui delle risposte chiare sulla necessità di tornare indietro rispetto alla costruzione delle cancellate su viale Pretoriano - fa sapere Nonna Roma - e di porre un freno immediato alla politica degli sgomberi. Chi vive in una condizione di marginalità ha bisogno di politiche di accoglienza e servizi di prossimità, non di politiche securitarie".

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