Shoah, Fedeli: nel 2018 il ricordo degli studenti espulsi dalle scuole
Roma - "In vista dell'anniversario del 2018, l'80esimo anno dalla promulgazione delle leggi razziali, Signor Presidente, vorremmo assicurare a tutti che non solo non dimenticheremo ma che non smetteremo mai di studiare, di capire. Faremo in modo che sia un anniversario fecondo di eguaglianza, di giustizia e, per quanto possibile davanti all'irreparabile che fu la Shoah, di riparazione. Vogliamo promuovere una riflessione adeguata. Vogliamo che i nomi delle espulse e degli espulsi siano ricordati in tutte le scuole e in tutte le universita', che in quell'anno persero, del tutto o temporaneamente, una componente essenziale della nostra cultura: un nome su tutti Rita Levi Montalcini, che ricordiamo a cinque anni dalla scomparsa". Lo dice al Quirinale il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, nel suo discorso in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
"Vogliamo che gli studiosi e le studiose delle nostre universita' e dei nostri centri di ricerca, gli editori, le riviste scientifiche- continua il ministro dell'Istruzione- aprano uno scaffale web gratuito che, anche con il supporto del Comitato per gli anniversari di interesse nazionale presieduto da Franco Marini, metta a disposizione di tutti le migliori indagini e le piu' vaste fonti necessarie a comprendere quel passaggio storico drammatico".
Il ministro promette di "non smettere mai di impegnarci affinche' le pagine dolorose di una Storia che preferiremmo dimenticare, per non doverci guardare allo specchio e riconoscerci disumani, siano monito per la nostra vita presente e futura. Come Parlamento abbiamo voluto con forza l'approvazione della legge 115 del 2016 contro il negazionismo. Una legge il cui iter di approvazione, posso assicurarvi, e' stato particolarmente complesso, a dimostrazione del percorso di consapevolezza ancora oggi richiesto su questi temi. Una legge- conclude Fedeli- di cui abbiamo bisogno per ribadire l'importanza di intercettare spie di malessere e di discriminazione e di non sottovalutare certi fenomeni e certi atteggiamenti". (DIRE)