7 gennaio 2014 ore: 13:55
Immigrazione

Si dimette il presidente dei Giovani musulmani d'Italia

Abderrahmane Mouhaddab dopo un anno non è più presidente di Gmi. I motivi sono legati a difficoltà di comunicazione con il resto del direttivo. In un anno sette membri del direttivo hanno lasciato per divergenze con Mouhaddab. A marzo i soci eleggeranno un nuovo presidente
Abderrahmane Mouhaddab

MILANO – Abderrahmane Mouhaddab da oggi non è più il presidente dei Giovani musulmani d'Italia. Il comunicato stampa con le sue dimissioni è stato diffuso ieri dal sito www.giovanimusulmani.it. L'ex presidente già via Facebook aveva annunciato la sua scelta: "È normale, in un organismo democratico, che quando dei membri del direttivo si dimettono per protesta, un presidente debba prendere delle scelte", spiega al telefono a Redattore sociale. In un anno, sono sette i membri del direttivo che hanno lasciato. "Non ci trovavamo molto sulle priorità: al quarto punto del mio programma c'era un'apertura a 360 gradi anche ai non musulmani. Per altri c'erano da risolvere prima delle questioni interne, come raggiungere il maggior numero possibile di iscritti", aggiunge.  Ci sono due correnti interne ai Gmi, secondo l'ex presidente: una più progressista e aperta verso l'esterno "in particolare sul versante sociale", contro una più conservatrice. "Non è una spaccatura ma una visione diversa", conclude.

Il Consiglio dei garanti dell'associazione,  comunicando di "rimettere il mandato del Direttivo all’assemblea dei soci", ha dato mandato al vicepresidente Abdelhakim Bouchraa di tenere le redini dell'associazione fino a marzo, quando ci sarà l'elezione del nuovo presidente. Il Consiglio dei garanti fa sapere che le divergenze tra il presidente e gli altri membri del direttivo avevano reso  Abderrahmane Mouhaddab "incompatibile" al suo ruolo. Non c'è, però, per il Consiglio nessuna questione politica dietro le dimissioni dell'ex presidente. Secondo fonti interne all'associazione, tra i motivi delle divergenze ci sono soprattutto le difficili comunicazioni tra il presidente e gli altri membri del direttivo. Quello che si è appena sciolto era il gruppo dirigente più giovane nella storia dell'associazione: tutti i membri avevano meno di 25 anni. Quest'incidente di percorso arriva a metà di una discussione per il rinnovo dello statuto. Ora si rischia uno stop e il timore è che anche le attività in programma per il 2014 possano subire un rallentamento. (lb)

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