26 settembre 2013 ore: 16:20
Welfare

Sia, Pisapia: “Vista questa maggioranza, possiamo solo appellarci a Papa Francesco"

Il sindaco di Milano presente al convegno dell’Irs sulla riforma del welfare. “Bisogna procedere per piccoli passi. E il primo è quello di approvare l'istituzione di un unico Isee a livello nazionale”

MILANO - "Vista questa maggioranza, possiamo solo appellarci a Papa Francesco": Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ricorre ad una battuta per esprimere il suo scetticismo sulla capacità del governo Letta di approvare, nella prossima legge di stabilità, il "Sostegno per l'inclusione attiva" (Sia) che il ministero del Lavoro sta mettendo a punto. Una misura che garantirebbe alle famiglie più povere un reddito minimo, condizionato all'impegno a seguire un percorso di inserimento sociale e lavorativo. Intervenendo questa mattina al convegno sulla riforma del Welfare (vedi lanci precedenti), il sindaco di Milano ha aggiunto che "il Sia può diventare una misura efficace al fine di evitare che le famiglie in difficoltà siano sempre più povere. È nell'interesse di tutti evitare che ci siano cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà".

Sulla riforma proposta da Irs e Ars (vedi lanci precedenti), Giuliano Pisapia ha sottolineato che "bisogna procedere, vista la situazione politica, per piccoli passi. E il primo è quello di approvare l'istituzione di un unico Isee a livello nazionale. Inoltre, nessuno può più pensare di ottenere benefici, come potrebbe essere l'abbonamento scontato per gli autobus, a prescindere dal reddito. Non basta insomma aver più di 65 anni, l'abbonamento scontato lo si ottiene solo se si ha un reddito basso". (dp) 

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