5 settembre 2017 ore: 13:54
Non profit

Sicurezza e salute nel volontariato: imparare, per non improvvisare

Il 15 e il 16 settembre incontro di studio a Messina, promosso da Cesv: “Il volontariato tra sicurezza, responsabilità amministrativa, jobs act. Cosa cambia nell'essere volontario”. Obiettivo: “Far fuoriuscire l’attività volontaria dalle logiche dell’improvvisazione che sempre più, e giustamente, vengono abbandonate”
Aiuto, mani che si avvicinano, volontariato - SITO NUOVO

MESSINA – Volontario sì, ma in sicurezza: perché la salute sul lavoro deve essere garantta anche quando questo lavoro è, appunto, volontario. Per questo, il Cesv di Messina ha organizzato l’incontro di studio intitolato “Il volontariato tra sicurezza, responsabilità amministrativa, jobs act. Cosa cambia nell'essere volontario”, che si terrà venerdì 15 settembre, dalle ore 15 alle ore 19, nella sede di Via Salita Cappuccini 31 per essere replicato sabato 16, dalle ore 9 alle ore 13, in una sede scelta, sulla base del numero di adesioni, tra Santa Teresa di Riva, Milazzo, Falcone. 

Il mondo del volontariato è interlocutore privilegiato delle pubbliche amministrazioni – spiega Rosario Ceraolo, direttore del Cesv – e va evolvendo velocemente verso forme organizzative sempre più progredite e professionalizzate. È, dunque, necessario che si adegui a tutte le modifiche e le innovazioni introdotte dalla legge. L’intento del duplice appuntamento di metà settembre è pertanto quello di fornire ai volontari del messinese competenze e conoscenze indispensabili per poter affrontare al meglio le sfide poste da una serie di novità legislative. Allo stesso tempo si tratta di sensibilizzare le organizzazioni del volontariato sui temi imprescindibili della sicurezza e della salute sul lavoro”. 

Punto di partenza dell’incontro, rivolto a tutte le organizzazioni di volontariato e singoli volontari che abbiano interesse all’approfondimento, è la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, il Decreto Legislativo 231/01, che ha esteso la responsabilità amministrativa per gli illeciti amministrativi commessi da soggetti che operano all'interno dell'organismo anche alle organizzazioni non dotate di personalità giuridica. La soluzione per non incorrere in sanzioni legate al compimento di tali illeciti è quella di dotarsi di un modello organizzativo e gestionale che possa prevenire e controllare il corretto svolgimento delle attività. 

Dei diversi reati definiti nella 231/01, il Cesv ha scelto di concentrare l’attenzione su sicurezza, salute e lavoro, quindi sui precetti contenuti nel D.Lgs 81/01 e sulle nuove opportunità connesse alla legge sul job acts. Diverse le ragioni di questi focus. “Si è scelto di privilegiare quei saperi che siano veicolo di prospettiva e sviluppo per le organizzazioni del volontariato, sia perché comportano consapevolezza di doveri e diritti, rischi e opportunità, sia perché contribuiscono a far fuoriuscire l’attività volontaria dalle logiche dell’improvvisazione che sempre più, e giustamente, vengono abbandonate - spiega Ceraolo - Per un verso, quindi, abbiamo voluto sottolineare come la salute e la sicurezza dell'uomo siano bene inalienabile e imprescindibile da preservare e garantire anche negli ambienti associativi che divengono assimilabili ad ambienti lavorativi. Per altro verso, si tratta di far sì che, dove presente, il lavoro svolto nelle organizzazioni di volontariato venga riconosciuto come tale, così come appunto viene consentito dalle nuove forme contrattuali previste dalla job acts”.

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