4 dicembre 2015 ore: 14:28
Salute

Sigo: in gravidanza tornate patologie che erano scomparse

"Si e' tornato ad avere delle patologie in gravidanza che nella nostra popolazione, o comunque in quella occidentale, sono scomparse: penso all'isoimmunizzazione Rh, che non eravamo piu' abituati a vedere, ricomparsa probabilmente perche' queste don...
Donna incinta, gravidanza, maternità

"Si e' tornato ad avere delle patologie in gravidanza che nella nostra popolazione, o comunque in quella occidentale, sono scomparse: penso all'isoimmunizzazione Rh, che non eravamo piu' abituati a vedere, ricomparsa probabilmente perche' queste donne non hanno eseguito i normali controlli e screening per evitare il ritorno o l'instaurarsi di tali malattie. Ma penso soprattutto a quelle sessualmente trasmesse: mentre in Italia c'e' grande informazione, in queste pazienti, anche per lo stato in cui arrivano e per le violenze che subiscono, di questo non c'e' neppure menzione". Cosi' Paolo Scollo, presidente della Sigo (Societa' italiana di Ginecologia e Ostetricia), intervistato dall'Agenzia Dire in occasione di una conferenza stampa organizzata dalla societa' oggi a Roma.

"Queste povere donne- ha spiegato- subiscono continuamente abusi sessuali durante il viaggio dal loro Paese d'origine alla Libia, subiscono violenze nella permanenza in Libia e molto spesso anche sui barconi. La percentuale su questo tema, ad oggi, non esiste perche' e' inquantificabile". Rimane alto, intanto, il numero degli aborti praticato da immigrate. "Purtroppo quasi i 2/5 degli aborti che si svolgono in Italia- ha sottolineato Scollo- anche se in riduzione come numero totale, sono nelle immigrate. Ci vuole quindi una grande cultura del coinvolgimento, della preparazione e dell'informazione. Ma non basta solo questo: serve una cultura socio-economica, che permetta di informarle e di garantirgli una contraccezione a chi non puo' farne per tanti motivi, non ultimo quello economico".

In Italia, poi, c'e' un problema di integrazione. Ha spiegato ancora il presidente della Sigo: "Alcune donne straniere che sono nel nostro Paese sono stanziali, altre invece le abbiamo avute da questa grande quantita' di immigrate arrivate con una velocita' talmente elevata, che probabilmente le nostre istituzioni, ma non e' un'accusa e neanche una colpa, non erano pronte ad accoglierle. Ma sfido chiunque a farlo". Tra i problemi a cui va incontro la categoria dei ginecologi, c'e' inoltre "la mancata conoscenza della storia familiare e sanitaria di queste donne- ha aggiunto Scollo- per cui molto spesso ci si ritrova anche ad affrontare malattie che magari eravamo disabituati a vedere".

Quanto al problema della lingua, infine, e' superabile "perche' ci sono mediatori culturali, veramente bravi, che lo Stato offre e che- ha concluso il presidente della Sigo- sono presenti ogni volta che vengono chiamati". (DIRE)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news