Siria, Un ponte per e Soka gakkai: ecco la "Casa protetta" per donne e minori
ROMA - Sono oltre 4.400 le donne e i minori che sono stati raggiunti dal progetto 'Darna al Aman' ( "La nostra casa protetta"), iniziativa realizzata dalla ong italiana Un ponte per (Upp) nella città siriana di Raqqa, ex capitale dello Stato islamico nel Paese, e resa possibile dal sotegno dei fondi Otto per mille dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (Ibisg). Lo comunica in una nota la stessa organizzazione italiana, che rende noto anche che il progetto si è concluso.
"Darna al Aman", spiega il comunicato, "ha permesso di raggiungere 4.449 donne e minori" di Raqqa. Le attività del progetto, si legge ancora nella nota, "si sono svolte in tre Spazi sicuri destinati a donne, minori e adolescenti aperti da Un ponte per e Doz che erano a rischio di imminente chiusura a causa della minore disponibilità di fondi per interventi di protezione nell'area".
Qui, prosegue Upp "donne, minori e adolescenti hanno accesso sicuro e discreto a servizi di protezione e vengono accolti quotidianamente da staff specializzato nel supporto psico-sociale, nella gestione dei casi di violenza di genere e nella protezione dei minori da abuso e sfruttamento. Attraverso corsi di formazione, incontri di sensibilizzazione, laboratori e attività ricreative, adolescenti, minori e donne della comunità di Raqqa, incluse quelle sopravvissute o a rischio di violenza, hanno la possibilità di incontrarsi ed essere supportate in totale sicurezza. Per raggiungere gli Spazi è stato inoltre assicurato un servizio di trasporto sicuro, destinato ai soggetti maggiormente a rischio e più vulnerabili anche dal punto di vista economico".
In un contesto come Raqqa, evidenzia la nota, "provata da anni di conflitto, i livelli di violenza all'interno degli stessi nuclei familiari sono ancora molto alti. I servizi di protezione, di contro, sono pochi, così come è rara per il personale la possibilità di ricevere adeguata formazione".
Il comunicato prosegue: "Nel corso del progetto, avviato nell'estate del 2022, il personale locale che opera all'interno degli Spazi Sicuri è stato per questo costantemente formato; sono stati realizzati inoltre alcuni programmi radiofonici, trasmessi dall'emittente locale 'Bissan Fm', per diffondere messaggi di sensibilizzazione per contrastare la violenza di genere e contro i minori, e sono state svolte alcune attività comunitarie in occasione della Giornata mondiale del Bambino, della Campagna internazionale '16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne' e della Giornata mondiale per i diritti umani".
La nota conclude: "Nel 2023, grazie al prezioso contributo dei fondi Otto per mille dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Upp e Dpz riusciranno a mantenere aperti i tre Spazi Sicuri, e a garantire continuità alle attività di sostegno, ampliandole e rendendo le donne accolte sempre più partecipi". (DIRE)