Sisma e solidarietà: tornano i campi estivi per i bambini del cratere
ACQUASANTA TERME (AP) - Oltre 900 volontari provenienti dagli oratori e dalle parrocchie di tutta Italia, più di 500 ospiti, tra bambini e ragazzi rimasti nelle aree del cratere o trasferiti nei comuni che avevano subito meno danni dal terremoto. Il bilancio del 2017 si era chiuso con numeri eccellenti e ora, in vista della prossima estate, l’associazione “Laboratorio della Speranza” scalda i motori lanciando la seconda edizione dei Campus estivi dedicati alle aree colpite dal sisma del 2016.
Escursioni, sport, animazione, gioco libero, ballo, laboratori, teatro e disegno nel programma per i bambini ospiti. Servizio, formazione e vita comunitaria per i volontari che vorranno donare una parte del proprio tempo e delle proprie conoscenze animando le settimane di Grest nelle comunità ancora disseminate tra costa e montagne.
Il tema 2018 sarà “Le settimane della Visitazione” e al progetto possono partecipare come volontari, giovani dai 14 anni in su. I campi si svolgeranno nel corso di 4 settimane: dal 16 al 21 luglio, dal 23 al 28 luglio, dal 20 al 25 agosto e dal 27 agosto al primo settembre.
“Dopo la bellissima esperienza dell’estate scorsa – spiega don Paolo Sabatini, presidente del Laboratorio della Speranza – anche quest’anno la nostra associazione, insieme alla Pastorale Giovanile e alla Diocesi di Ascoli Piceno, ripropone l’esperienza dei Campus estivi di Servizio e Formazione con i quali vogliamo continuare a proporre ai giovani un’esperienza di crescita umana, spirituale ed ecclesiale. Sarà possibile, sia per chi ha già partecipato in passato sia per i nuovi iscritti, tornare ad animare una settimana di Grest per i bambini di alcune delle comunità colpite dal Sisma del 2016, oppure svolgere altri servizi come raccolta di viveri in collaborazione con la Caritas Diocesana, servizi di ascolto, accompagnamento e animazione per anziani e disabili, collaborazione e lavori manuali nelle strutture che operano nel sociale e nella disabilità”. -
Per le iscrizioni come volontari è possibile inviare la proposta di partecipazione attraverso la pagina dedicata, nel sito dell’associazione (www.laboratoriodellasperanza.it/iscrizioniestate2018). Le proposte verranno confermate o meno in base al numero di adesioni della settimana: sarà consentito un numero massimo di 80 partecipanti. Per tutte le altre informazioni, comprese le quote di partecipazione, che includono vitto e alloggio, si può scrivere a estate@laboratoriodellasperanza.it.
Quest’anno le settimane dei campus vedranno la presenza di un ‘accompagnatore spirituale’ che guiderà la riflessione e la preghiera e sarà disponibile per l’ascolto e l’accompagnamento anche personale dei giovani presenti. La prima settimana sarà affidata alla Pastorale Giovanile di Ascoli Piceno, la seconda a don Tony Drazza, assistente nazionale Azione Cattolica Giovani, la terza a don Michele Birardi, Servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Bari, e la quarta alla fraternità del Sermig di Torino, grande sostenitore, fin dai primi momenti, dei progetti promossi dall’associazione.
Dal 24 agosto 2016, data che ha cambiato il destino di tante famiglie del centro Italia, il Laboratorio della Speranza non ha mai smesso di sostenere le popolazioni colpite dal sisma.
“Il nostro non è un intervento di pochi giorni ma pensato per accompagnare nel tempo il percorso di rinascita di queste comunità – sottolinea Anita Gasparrini, socia fondatrice del Laboratorio della Speranza - e che prevede, per il periodo estivo, campus diffusi su tutto il territorio del cratere. Lo scorso anno abbiamo coinvolto i bambini e i ragazzi delle comunità di Arquata del Tronto, Amatrice, Accumoli, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Ripaberarda, Venarotta, Maltignano, Cermignano e Folignano. E anche quest’anno saranno coperte le stesse località”.
Il progetto è costruito con la collaborazione di operatori competenti in campo psicologico ed educativo che tengono conto delle esigenze di genitori e bambini. Sono previsti laboratori non solo ludici ma anche psicopedagogici ed educativi, in continuità con il lavoro che era iniziato nelle diverse tendopoli già nei giorni successivi alla prima, grande scossa. Un servizio che vede rifiorire le speranze nei bambini e rafforzare la loro resilienza e che offre un momento di respiro alle famiglie, occupate nella ricostruzione di una quotidianità ancora molto lontana.
Da tutta Italia lo scorso anno si erano mobilitati i ragazzi di parrocchie e oratori che avevano raggiunto il territorio dei crateri animando l’estate dei bambini. Moltissime le testimonianze arrivate alla fine del percorso.
Nella parole di Samantha, una volontaria di Pesaro, tutto il senso di questa esperienza: “Raccontare la settimana appena passata non è semplice: ha il ‘profumo’ delle scale che portavano in palestra, il sapore delle olive all’ascolana della signora Maria, la freschezza dello yogurt di Alessandra, il color menta della torta di Marzia e Davide, il calore della colla a caldo e degli abbracci di Romolo ed Irene. E, soprattutto, il verde della speranza che ho trovato in ogni bambino di Acquasanta”.
“Aiutare i bambini – spiega Margherita Anselmi, progettista del Laboratorio della Speranza - significa costruire il futuro e siamo felici di contribuire tutti insieme al futuro del nostro territorio”.