Slot machine e limiti di orario delle sale gioco, il Tar dà ragione al Comune di Milano
MILANO - A sorpresa, il Tar Lombardia dà ragione al Comune di Milano e promuove l'ordinanza di Pisapia che limita l'orario di apertura delle sale gioco e di funzionamento delle slot machine in bar, circoli e ogni altro esercizio pubblico. Erano quattro i ricorsi pendenti contro il provvedimento del Comune, presentati da altrettanti gestori di sale da gioco, e nelle settimane scorse il Tar ne aveva sospeso l'efficacia, in attesa di pronunciarsi definitivamente. I ricorsi sono stati trattati nell'udienza del 19 novembre dalla prima sezione del Tar che li ha respinti tutti. I giudici scrivono che il Comune ha pieni poteri di determinare gli orari di un esercizio commerciale e che in questo caso si è trattato di un provvedimento frutto di "una valutazione circa l'incidenza negativa sulla salute dei cittadini (intesa, pare di capire, in termini non solo di malattia ma anche di benessere complessivo) … idonea ed adeguata". Inoltre, "i dati epidemiologici attestano l'incremento esponenziale degli utenti seguiti per Gambling dai Ser.t., in stretta correlazione con l'aumento della diffusione delle sale gioco (a Milano sussistono 1992 esercizi commerciali; per un totale di 8165 apparecchi da gioco)".
Dato quindi il rischio per la salute dei cittadini, per i giudici del Tar "deve attribuirsi netta preponderanza agli interessi pubblici rispetto al danno prettamente economico" che potrebbe colpire i gestori delle sale da gioco. (dp)