4 novembre 2015 ore: 16:15
Salute

Slot machine, i baristi imparano ad aiutare i potenziali "ludopatici"

Sindaci, commercianti e associazioni uniti contro il gioco d'azzardo: nei 16 comuni dell'abbiatense, sud ovest della ex provincia di Milano, nessuno sembra tirarsi indietro. Grazie a un contributo di 50 mila euro della Regione Lombardia, "ci preme in particolare curare la formazione degli esercenti"
Fila di slot machines

MILANO - Sindaci, commercianti e associazioni uniti contro il gioco d'azzardo. Nei 16 comuni dell'abbiatense, sud ovest della ex provincia di Milano, nessuno sembra tirarsi indietro. Grazie a un contributo di 50 mila euro della Regione Lombardia, sta infatti per partire un progetto di prevenzione dalla dipendenza dal gioco d'azzardo. "Ci preme in particolare curare la formazione degli esercenti -spiega Brunella Agnelli, segretaria della associazione dei commercianti di Abbiategrasso-. La legge regionale prevede l'obbligo di questi corsi per chi ha le slot machine nel proprio negozio, ma vogliamo che siano un'occasione di formazione per tutti. È importante, soprattutto per chi ha le macchinette, saper individuare le persone a rischio di dipendenza e gestirle per indirizzarle verso le realtà che possono aiutarle". Per questo nel progetto è coinvolta anche l'Asl. Sono poi previsti anche incontri ed eventi nelle scuole e nei comuni, grazie anche alla partecipazione di Libera e della Acli. 

- Nell'abbiatense ci sono circa 130 locali con slot machine. "Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per contrastare il gioco patologico -spiega Daniele Del Ben, sindaco di Rosate, comune capofila del progetto-. Siamo convinti che non basta dire 'Non giocate', ma offrire anche alternative e un percorso educativo". "La dipendenza del gioco impoverisce tutti -aggiunge la segretaria dell'associazione commercianti di Abbiategrasso-. Innanzitutto chi ne è vittima, ma anche la sua famiglia. E poi la collettività, perché lo spreco di soldi nel gioco impoverisce le persone". 

L'associazione commercianti di Abbiategrasso ha anche previsto di organizzare giornate di giochi di società in piazza. "Vogliamo riscoprire il senso vero del gioco - spiega Brunella Agnelli -, che non è condizionato dal denaro". (dp)  

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