Social card, a Milano troppe richieste: 200 famiglie a rischio esclusione
Famiglia al supermercato. Carrello mezzo pieno
MILANO – Al Comune di Milano sono arrivate 1.700 richieste per ottenere la nuova social card. Peccato che la copertura finanziaria con i 5,5 milioni messi a disposizione dal Governo sia valida solo per 1.500. Duecento famiglie resterebbero escluse, al momento, nonostante rispondano a tutti i criteri stabiliti dal Comune. Ne è consapevole anche l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: "Chiederemo al governo di poter coprire tutti coloro che ne hanno diritto, ma al momento non ci sono abbastanza soldi", commenta.
Le domande per ottenere la carta prepagata valida per l'acquisto di beni di prima necessità dovevano arrivare all'assessorato entro il 30 agosto, termine ultimo stabilito da Palazzo Marino. Ad erogare il contributo sarà l'Inps. "Probabilmente stileranno una graduatoria per stabilire quali famiglie non potranno ottenere l'aiuto", continua Majorino. Secondo quanto stabilito dal decreto Semplifica Italia (poi convertito nella legge n. 35 del 2012), eredità del Governo Monti, gli altri requisiti con cui si ottiene la precedenza per l'accesso alla nuova tessera sono il disagio abitativo, un nucleo familiare costituito da un solo genitore e più figli minorenni, uno o più figli minorenni con disabilità, una gravidanza e due figli a carico.
Secondo le stime dell'esecutivo, sono 370mila i soggetti beneficiari di questa nuova social card, una forma sperimentale che si affianca alla vecchia carta del 2008. Il nuovo strumento per la lotta alla povertà consiste in una carta per pagare i generi di primi necessità. Il valore mensile è di 231 euro per le famiglie composte da due persone, 281 euro per tre persone, 331 per quattro e 404 per cinque o più. (lb)