28 settembre 2021 ore: 15:49
Non profit

Solidaria. De Giorgi: “Dal Servizio civile un grande contributo alla ricostruzione”

Così il capo dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale durante l’incontro organizzato dal Csev al Festival di Padova dedicato alla solidarietà. Sara Pedron, portavoce del Csev. “Urgente riconoscere le competenze acquisite dai giovani del Servizio civile con una certificazione”
csev solidaria 2021
PADOVA - “Si avverte un bisogno generale, soprattutto dopo la pandemia, di rinnovamento e ricostruzione. Penso che l’istituto del Servizio civile possa dare un grande contributo all’azione di ricostruzione e di rinnovamento che stiamo mettendo in campo”. Così Marco De Giorgi, capo dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, nel suo intervento durante l’incontro “Evoluzione civica. La società che rincorre l'evoluzione: i passi in avanti del Servizio Civile” organizzato dal Coordinamento Spontaneo Enti e Volontari di Servizio Civile del Veneto (Csev), in collaborazione con il Csv di Padova e Rovigo e il Comune di Padova e in corso oggi nell’ambito dell’edizione 2021 del Festival Solidaria. Nel suo intervento, De Giorgi ha ricordato il “grandissimo impatto sociale sulle comunità e sui territori” del Servizio civile e l’impegno del dipartimento nel “fare in modo che il servizio civile costituisca non solo un’attività di altissima rilevanza sociale, ma che contribuisca anche a migliorare le competenze dei giovani che servono per il futuro”. Un tema che coglie appieno quelle che sono le sfide del Pnrr, ha ricordato De Giorgi. “Noi vogliamo spingere i ragazzi a cavalcare queste due sfide e per questo abbiamo messo in campo delle nuove sperimentazioni che gli enti conoscono, ovvero quella del servizio civile digitale per aiutare i ragazzi a migliorare le loro competenze digitali e la prossima che metteremo in campo entro quest’anno è quella del servizio civile ambientale per migliorare le loro competenze in materia di rivoluzione verde”. 

 
Uno degli obiettivi del Dipartimento, ha aggiunto De Giorgi, è anche quello che riguarda la certificazione delle competenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile. “Stiamo tentando di attuare forme sperimentali di certificazione delle competenze maturate dai ragazzi - ha aggiunto De Giorgi - in modo da irrobustire il loro curriculum”. Una questione avvertita dai giovani come necessaria e urgente, come ha spiegato Sara Pedron, portavoce del Csev. “La questione delle competenze dei volontari è urgente - ha aggiunto Pedron -. Bisogna riconoscere queste competenze attraverso una certificazione in modo che il Servizio civile possa accompagnare i giovani nella loro evoluzione e anche nella vita reale al termine di questo anno di volontariato”.
 
A sottolineare l’importanza del Servizio civile per la regione Veneto è stata l’assessore a Sanità e Servizi sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin. “Mai come ora credo sia importante quello che il servizio Civile dà non solo in termini di opportunità di formazione e crescita, ma soprattutto perché è una fucina strategica per il terzo settore e per il volontariato. Una vera e propria palestra di vita educativa e formativa e sappiamo oggi quanto sia fondamentale”. Un servizio civile “cresciuto come numeri”, ha concluso Lanzarin, e che sul territorio “fa la differenza - ha continuato Niccolò Gennaro, direttore del Csv di Padova e Rovigo - perché “insegna ai giovani a sperimentarsi sullo stare insieme, confrontarsi con gli altri, lavorare in gruppo, prendersi un impegno, portarlo a termine e lavorare per obiettivi. Insegna quel ‘come fare comunità’ che ci serve recuperare per andare insieme verso un’evoluzione sostenibile, inclusiva e giusta”. 
 
Per Pasquale Borsellino, dell’Unità organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, il Servizio Civile in Veneto “rappresenta un cambiamento di paradigma perché cambia il rapporto tra individuo e società - ha detto Borsellino -, soprattutto in un momento della vita delle persone caratterizzata dall’idealità, in cui l’identità si definisce, le volontà e i progetti sono abbozzati e in via di definizione: ripropone il tema del rapporto che l’individuo vuole avere con la società”. Servizio civile che la regione intende continuare a sostenere, ha aggiunto Borsellino. “La regione ci crede e investe in questo settore. Oggi in giunta c’è una delibera che riguarda il Servizio civile e quasi sicuramente verrà approvata. Poi andremo a deliberare ulteriormente 800 mila euro che riguardano un po’ i fondi per il servizio civile. C’è stato un problema di risorse ma siamo riusciti a portare a casa quello che era giusto”.
 
Per Valentina Veneto, rappresentante nazionale degli Operatori volontari di Servizio civile (Area Nord), tuttavia, occorre fare di più. “Il servizio civile ha vissuto come tutti noi il periodo emergenziale del Coronavirus e spesso si sente dire quanto importante possa essere tornati alla realtà di prima - ha detto durante l’incontro -. Io penso che invece bisogna saper andare oltre, verso un servizio civile che auspichi ad avere maggiori investimenti economici per far sì che i volontari sul territorio siano molti di più o che ci sia un’effettiva universalità come si è proposto nel 2017. Un servizio civile che possa diventare più inclusivo, cosa che ancora non è”.
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