Solidarietà tra vulnerabili: i ragazzi di Villa Maraini cucinano per i migranti
ROMA – Le persone curate a Villa Maraini per problemi di tossicodipendenza cucinano i pasti per i migranti accolti nella città di Croce Rossa di via Ramazzini. E’ un esempio di solidarietà tra vulnerabili quello che si sta portando avanti a Roma. Fin da luglio, infatti, la Cri, che ha in carico i migranti nel suo parco di Via Ramazzini, ha affidato ad una delle iniziative di Villa Maraini, la omonima cooperativa di lavoro formata da ex tossicodipendneti che hanno completato con successo le cure, la preparazione dei pasti a favore degli extracomunitari assistiti.
La cucina della Fondazione è passata dal preparare circa 200 pasti al giorno per gli utenti dei suoi diversi servizi residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali all’approntare colazioni, pranzo e cena per altri circa 400 ospiti a rotazione del parco, con una accelerazione dei ritmi di lavoro che ha messo a dura prova la cucina del Centro senza che sinora si siano verificati incidenti.
Sono stati così somministrati oltre 180 mila pasti con una media di 383 persone servite al giorno. In alcuni casi si è raggiunta la punta massima di 514 persone. Secondo il Fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, “la solidarietà tra marginali funziona meglio tanto degli approcci autoritari quanto di quelli paternalistici. Quanto sta accadendo a Via Ramazzini è un esempio su cui varrebbe la pena diriflettere”.