Sono 9,4 milioni gli italiani che non fanno la carità per problemi economici
Una buona notizia, però, c'è: 9,7 milioni di persone continuano a dedicarsi al volontariato, una popolazione inferiore di un solo punto percentuale rispetto al 2005. Non che la carità sia diventata ostile: sono sempre 28 milioni gli italiani "favorevoli" contro i 13 di parere opposto. Il dato negativo, però, è l'aumento dell'indifferenza e del disimpegno. "Tocca alle istituzioni e allo Stato, non al singolo, occuparsi degli emarginati", dicono molti degli intervistati. Il ruolo sociale attribuito alla carità è ancora di primo piano. Per il 64,9 per cento degli intervistati è "un modo per essere davvero umani", mentre solo un'esigua minoranza la considera "un modo per mantenere l'ingiustizia" (2,5 per cento) o "un tradizionalismo conservatore" (2,4 per cento). Cresce però il numero di chi giudica la carità positiva o meno a seconda dei casi: sono in tutto 7,7 milioni, il 18 per cento degli italiani. Nella classifica dei meritevoli di solidarietà, stabilita attraverso la media di un punteggio da 1 a 10, i bambini hanno il primo posto (8,95) mentre ai rom spetta la coda della classifica (4,34). In basso anche le donne, all'undicesimo posto (7,67), appena dopo i senzatetto con il 7,75. In fondo anche rifugiati e perseguitati politici (diciottesimi con il 6,39 ) e immigrati, diciassettesimi, con il 6,66.
Aridi, egoisti, mediocri, altruisti, generosi e appassionati. Così Astra ricerche sintetizza l'Italia della carità. Gli aridi sono 7,7 milioni, soprattutto uomini, spesso poco toccati dalla crisi, agnostici o teisti. Gli egoisti sono il 16,6 per cento, pari a 6,9 milioni: distratti ma non ostili. I mediocri sono, di poco, la
maggioranza: 8 milioni, pari al 19 per cento della popolazione. Sono soprattutto uomini di tutte le età, di estrazione sociale media o medio-alta, spesso religiosi non praticanti. I generosi sono il terzo gruppo più numeroso: 7,6 milioni, il 18,2 per cento della popolazione. Favorevoli alla carità e alla giustizia sociale, sono soprattutto donne adulte, in crisi e di media o bassa estrazione sociale. Da ultimo ci sono i 6 milioni di appassionati, maschi adulti o anziani di estrazione media o medio alta e molto colpiti dalla crisi. E che forse per questo hanno riscoperto il valore della carità. (lb)