25 febbraio 2016 ore: 12:30
Disabilità

Sono circa 190 mila i sordociechi in Italia, il 60% confinato in casa

Inedita fotografia scattata dall’Istat e promossa dalla Lega del Filo d’Oro. Il rapporto parla di 189 mila persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito: fino ad ora le cifre parlavano al massimo di 11 mila. Il 64,8% dei sordociechi è donna, l’87,9% ha più di 65 anni
Lega del filo d'oro Sordociechi. Foto 1

Foto: Lega del filo d'oro

ROMA - In Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito sono 189 mila, pari allo 0,3% della popolazione italiana. Un dato esponenziale rispetto alle stime precedenti che contavano da 3 a 11 mila persone. È quanto emerge dal primo, importante studio sul fenomeno della sordocecità in Italia promossa dalla Lega del Filo d’Oro - l’associazione italiana impegnata sul fronte dell’assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento familiare e sociale delle persone sordocieche - e realizzata dall’Istat.

Foto: Lega del filo d'oro
Sordociechi. Foto 2

Secondo lo scenario emerso dallo studio, dal titolo La popolazione italiana con problemi di vista e udito e presentato alla vigilia della Giornata delle Malattie Rare del 29 febbraio, il 64,8% delle persone sordocieche è donna, mentre l’87,9% ha più di 65 anni. Il 30,6% vive nelle regioni del Sud, il 21,4% nel Centro, il 16,8% nelle Isole. Non solo: circa 108 mila persone sono di fatto confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa di altre gravi forme di disabilità che spesso si aggiungono ai problemi di vista e udito.

Le reali dimensioni del fenomeno. La ricerca ricostruisce per la prima volta, attraverso la classificazione internazionale ICFche considera la disabilità come il risultato dell’interazione tra le condizioni di salute di un individuo e l’ambiente in cui vive, le reali dimensioni del fenomeno della sordocecità, fino a poco tempo fa sommerso e che sembrava riguardare solo poche migliaia di persone. E, più in generale, inquadra anche un vero e proprio problema sociale diffuso, visto che le persone con disabilità sensoriale legata alla vista o all’udito (quando non convivono simultaneamente, dunque) sono 1 milione e 700 mila. Di queste 9.855 sono minori iscritti alle scuole primarie e secondarie e rappresentano una quota dello 0,11% del totale degli alunni nell’anno 2014/2015. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, disturbo dello sviluppo del linguaggio, disturbi dell’apprendimento.

“Dopo oltre 50 anni di attività - spiega Rossano Bartoli, segretario generale Lega del Filo d’Oro - da tempo avevamo avvertito la responsabilità di dover identificare il numero delle persone con problemi di vista e di udito realmente presenti in Italia, perché l’esperienza quotidiana ci dimostrava che i dati in nostro possesso derivanti da precedenti analisi non potevano essere attendibili. Il prezioso contributo dell’Istat, a cui va il nostro sentito ringraziamento, ha evidenziato i contorni di una vera e propria emergenza a cui è necessario rispondere con forza. La Lega del Filo d’Oro – continua- si farà carico di promuovere un dibattito a livello pubblico e istituzionale non più rimandabile, in grado di individuare tutte le modalità possibili per contrastare un bisogno davvero rilevante, a partire dalla piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce alla sordocecità una disabilità specifica unica, come d’altronde già formalizzato fin dal 2004 in sede europea dagli indirizzi contenuti nella dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche”. 

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