23 novembre 2014 ore: 12:32
Disabilità

Sostegno, al via i corsi: in gioco 7 mila posti, ma riservati a chi è già abilitato

Gli atenei stanno pubblicando i bandi per la partecipazione ai corsi: ma requisito indispensabile è l’abilitazione. Per Anief, “esclusione immotivata degli idonei ai concorsi. Ricorreremo per le vie legali”. Il sindacato critica anche la tassa d’iscrizione al corso: fino a 3 mila euro, “esagerata”
Sostegno scuola, insegnante aiuta bambino a scrivere

ROMA – Le università iniziano a pubblicare i bandi per la partecipazione ai corsi di abilitazione al sostegno, da cui entro il 2015 usciranno circa 6.600 nuovi insegnanti. Presto si svolgeranno i test preselettivi, poi l’avvio dei percorsi formativi finalizzati al conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità ed il relativo numero di posti. Per prendere parte alle selezioni bisognerà versare una quota tra i 90 e i 110 euro: chi sarà ammesso, dovrà poi pagare una tassa tra i 2.400 e i 3 mila euro. E’ questo il primo punto su cui Anief, l’associazione professionale di educatori e formatori, da sempre fa sentire la sua voce critica. Ma c’è un’altra questione che oggi, soprattutto, Anief evidenzia: l’accesso ai corsi è riservato ai docenti già abilitati, anche di ruolo. Restano fuori quindi tutti gli idonei ai concorsi per l’insegnamento: un’esclusione “incomprensibile – commenta Anief – che va contrastata nelle opportune sedi legali”.

BOX L’abilitazione al sostegno, infatti, rappresenta un’importante opportunità, che “alla luce del crescente numero di giovani disabili che frequentano le nostre scuola, comporta quasi sempre il conseguimento di supplenze annuali. E con il tempo, dell’immissione in ruolo. Solo che il Miur non la lascia aperta a tutti – osserva Anief - Per formulare domanda di accesso alle selezioni, occorre infatti essere in possesso di almeno un’abilitazione all’insegnamento. Possono partecipare, inoltre, gli insegnanti già di ruolo”.

D’altro canto, “il sindacato ritiene positivo che l’amministrazione abbia deciso di avviare i percorsi di specializzazione per il sostegno, visto che, secondo i nostri calcoli, nei prossimi due anni sarà necessario implementare il numero di posti in organico di diritto di circa 40mila unità: nel 2016, infatti, gli alunni con disabilità iscritti alla scuola pubblica diventeranno 260mila, 30mila in più degli attuali. Per cui non c’è altra scelta che innalzare di 40mila posti l’organico di diritto degli insegnanti specializzati rispetto agli attuali sottostimati 90mila”. Però “resta da capire – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – per quale motivo il Miur non abbia permesso a tutti gli idonei vincitori del concorso a cattedra di partecipare ai corsi specializzanti nel sostegno: è un’esclusione grave e immotivata, perché questi docenti risultano comunque abilitati, proprio a seguito del superamento delle prove concorsuali scritte e orali. Tanto è vero che con l’assunzione nei ruoli dello Stato acquisiscono in pieno lo status di docenti. Non si comprende proprio perché non possano accedere ai corsi di sostegno”. Anief quindi si prepara per ricorrere alle vie legali contro questa immotivata esclusione. E fa sapere: “per tutti gli idonei interessati ad aderire ai ricorsi Anief, al fine di partecipare alle prove di accesso alla specializzazione per il sostegno, nei prossimi giorni saranno quindi divulgate le modalità operative”.

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