29 novembre 2019 ore: 13:47
Disabilità

Sostegno, migliaia di posti “spuntano solo ora”. Anief: “Colpevole ritardo”

In questi giorni diversi Uffici Scolastici hanno pubblicato gli elenchi dei tanti posti da assegnare: i più recenti sono quelli di Cuneo, Bari, Milano, Brindisi, Sassari, Ferrara, Taranto, Messina e Lecce. “Vorremmo spiegare al ministro come si fa a non arrivare a Natale con tanti alunni ancora in attesa del loro docente”

Scuola, bambino fa i compiti

Scuola, bambino fa i compiti

ROMA - “Se il ministro Lorenzo Fioramonti dovesse decidere di convocarci al Miur per un confronto sul tema, saremmo ben lieti di spiegare come si fa a non arrivare a Natale con tanti alunni che ancora attendono il loro docente di didattica speciale”: la proposta arriva da Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anieg, che così commenta la recente pubblicazione, da parte di tanti uffici scolastici, degli elenchi di posti di sostegno da assegnare. “Novembre è ormai finito e fanno capolino, come 'funghi', diverse migliaia di nuovi posti di sostegno – denuncia Anief - Gli uffici scolastici pubblicano, infatti, l’esigenza di coprire tantissime cattedre, che senza la burocrazia e le leggi sbagliate si sarebbero potute tranquillamente materializzare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, dal momento che le diagnosi funzionali degli alunni vengono presentante già pima di giugno e quindi con notevole anticipo. Accade, invece, che solo in questi giorni diversi Uffici Scolastici hanno pubblicato gli elenchi dei tanti posti da assegnare: i più recenti sono quelli di Cuneo, Bari, Milano, Brindisi, Sassari, Ferrara, Taranto, Messina e Lecce”.

Un “co,pevole ritardo”, secondo il sindacato, quello con cui gli uffici periferici del Miur fanno sapere che ci sono da coprire tanti posti in deroga sul sostegno. “In questo modo – scrive Orizzonte Scuola - il fabbisogno stimato con l’organico di diritto regione per regione non corrisponde alle esigenze reali e ad essere penalizzati sono non soltanto gli alunni, ma anche gli insegnanti, che non possono usufruire di quelle cattedre per i trasferimenti e le assunzioni. Tutto ciò, nonostante una recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale abbia imposto al Ministero dell’Istruzione di rivedere la consistenza dell’organico di sostegno in Sicilia e di conseguenza un’assunzione di responsabilità e una revisione degli organici tale da garantire effettivamente la copertura del reale fabbisogno di docenti specializzati sul sostegno in tutto il territorio nazionale trasformando, finalmente, i posti attivati “in deroga” in posti in organico di diritto”.

 

Il sindacato fa quindi riferimento a quanto rivelato dalla la recente puntata “SOStegno”, firmata da Giulia Presutti per il programma d’inchiesta Report, in cui si è parlato anche dei numeri crescenti delle cattedre: 270mila studenti con disabilità che frequentano le scuole pubbliche, seguiti da 100 mila insegnanti di sostegno, un numero insufficiente, integrato in deroga con la nomina di altri 75mila supplenti, per provare a garantire a tutti in extremis il diritto costituzionale allo studio, di sicuro non la continuità didattica. “E sono, appunto, le deroghe, figlie della Legge 128 del 2013, che limita al 70% i posti in organico di diritto, anche quando sono vacanti e disponibili”, osserva Anief.

40 mila nuovi docenti specializzati

Il ministro Fioramonti ha ricordato che nei “prossimi tre anni 40 mila nuovi docenti si specializzeranno, 14 mila di questi entreranno in servizio già a maggio prossimo”. Per Anief, però, si tratta di “numeri irrisori”. Come evidenziato bene dall' avvocato di Anief Walter Miceli, “i genitori portano i propri figli disabili a scuola e non trovano l’insegnante di sostegno; a questo punto si rivolgono al Tar o al giudice ordinario, spesso addirittura invitati dallo stesso dirigente scolastico che dice loro ‘per avere l’insegnante di sostegno devi fare ricorso’”. E le famiglie che si rivolgono alla magistratura vincono nel 100% dei casi, con il Miur costretto a nominare i precari e a pagare il “danno” cagionato.

Il ricorso di Anief

L’Anief quest’anno ha presentato ricorso contro lo schema di decreto ministeriale sugli organici sul sostegno, al quale è possibile ancora aderire gratuitamente ad adiuvandum. A questo proposito la Cassazione, con la sentenza n. 25101, ha appena confermato l’illegittimità della decisione degli Uffici scolastici di ridurre le ore settimanali stabilite dal Pei. Chi volesse informazioni può scrivere all'indirizzo e-mail sostegno@anief.net. Infine, anche per venire incontro alle diverse famiglie costrette a ritirare da scuola i figli per protesta, il sindacato ha confermato l’iniziativa gratuita ‘Sostegno, non un’ora in meno!’, attraverso la quale si intendono far rispettare le ore di sostegno assegnate.

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