Sostegno scolastico, le ore non possono essere negate: Anief plaude alla sentenza
ROMA – “La sentenza del Consiglio di Stato ci conforta. La negazione del corretto monte ore di sostegno è violazione del diritto del minore allo studio, alla sua integrazione e alla sua crescita umana, costituzionalmente garantita”. Così Marcello Pacifico, presidente di Anief, commenta la recente sentenza n. 2023 del Consiglio di Stato, in base alla quale “le istituzioni scolastiche ed il ministero dell'Economia e delle Finanze non possono impedire, per esigenze di contenimento della spesa pubblica, l'effettiva fruizione delle ore di sostegno e di tutte le altre misure di assistenza previste dalla legge per i medesimi alunni disabili”.
Per Anief, questa sentenza è anche una “conferma degli ultimi risultati ottenuti dall’iniziativa Sostegno, non un'ora di meno!', che da anni portiamo avanti gratuitamente e senza oneri per le famiglie degli alunni in difficoltà. La condanna del Miur per responsabilità aggravata – continua il sindacato - è un provvedimento che rivela come l'azione legale da noi promossa stia ottenendo i risultati attesi. Pertanto, Anief continuerà a impugnare anche i decreti dei futuri Gruppi di lavoro territoriali, già ribattezzati GIT, in tutti quei casi in cui non saranno adeguati alle nuove certificazioni. Così come impugnerà quelle decisioni prese dalle rinnovate équipe psicopedagogiche, qualora non dovessero riconoscere le situazioni di grave disabilità e la conseguente necessità di assegnare il docente di sostegno così come prevedevano le vecchie regole”.
Il sindacato ricorda che in caso di inadempienze sul sostegno, le segnalazioni (da parte delle famiglie, dei docenti, dei dirigenti scolastici e del personale tutto) vanno inviate al sindacato scrivendo una e-mail a sostegno@anief.net