Sostegno, Tar accoglie il ricorso della famiglia e aumenta le ore
MILANO - I problemi di bilancio della scuola o del ministero dell'Istruzione non possono ledere il diritto alla studio degli alunni con disabilità. È questo il principio sancito da una nuova sentenza del Tar della Lombardia, che ha accolto il ricorso presentato dai genitori di Maria, una studentessa di Milano. Maria (nome di fantasia, ndr) frequenta infatti un liceo scientifico e ha bisogno di 18 ore di sostegno didattico alla settimana. Ma la scuola, all'inizio dell'anno scolastico, ha deciso di erogarne solo 13.
E così i genitori di Maria si sono rivolti al Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia che, ancora una volta, ha condannato il ministero e l'istituto frequentato dalla ragazza. “Il Tar stabilisce che il contenuto del piano educativo personalizzato, in cui si evidenziano le effettive esigenze dell'alunno con disabilità, deve essere rispettato – spiega Gaetano De Luca, avvocato che cura il servizio legale della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha) -. Senza possibilità di condizionare la quota di ore di sostegno necessarie all'insufficienza di risorse”.
“Una decisione che conferma un orientamento giurisprudenziale fortemente consolidato dalla giurisprudenza – aggiunge l'avvocato De Luca-. La peculiarità di questa decisione sta nel fatto che il Tar ha ritenuto di emettere una cosiddetta sentenza breve, in quanto ha ritenuto pienamente fondate le ragioni della studentessa rappresentata dai suoi genitori”. (dp)