29 giugno 2011 ore: 16:08
Economia

Spesa gratis per 350 famiglie, a Parma l’emporio “sociale” compie un anno

Gestito da oltre 20 associazioni e dal Centro servizi per il volontariato, l’emporio “Dire Fare Creare” è nato per contrastare le nuove povertà, grazie a un sistema di spesa a punti, ma è anche un punto di raccordo con i servizi sociali
Davide Monteleone/Contrasto Signora fa la spesa

Signora fa la spesa

PARMA – Offrire la spesa gratis a chi si trova in difficoltà economica. Era questa l’idea alla base dell’Emporio Dire, Fare Creare, aperto un anno fa a Parma da un gruppo di 24 associazioni di volontariato. A dodici mesi di distanza, sono 350 le famiglie e i singoli ammessi al servizio, e altre 300 sono in lista d’attesa. Il progetto, realizzato dall’associazione Centoperuno (che riunisce quelle che aderiscono all’iniziative) insieme al Centro di servizi per il volontariato di Parma, è rivolto in particolare ai nuclei familiari e ai singoli colpiti dalla crisi economica. E in effetti è alta la percentuale di famiglie italiane che accedono all’Emportio. Sono 141, il 39% del totale, mentre le famiglie straniere sono 223 (61%) e la maggior parte risiede in Italia da più di 12 anni.
 
Nel dettaglio, in un anno di attività l’Emporio ha accolto 708 domande di aiuto, inserendone in graduatoria 606 per un totale di 2.008 potenziali assistiti. Non tutti al momento trovano risposta alla loro richiesta: le risorse alimentari e non, donate dal territorio, consentono di seguire solo 364 nuclei familiari, per un totale di 1.206 persone. In particolare accedono alla spesa gratuita 63 singoli (17% del totale), 151 nuclei monogenitoriali (25%): 66 quelli composti da un genitore con un solo figlio,  55 quelli con due bambini mentre sono 30 i casi in cui il genitore ha più di due figli a carico.
 
L’Emporio funziona attraverso una graduatoria stilata in base all’Isee, che non deve superare i 7.500 euro annui, e un sistema di “spesa a punti”. Ogni famiglia o singolo riceve una carta pre-caricata di punti in base al proprio fabbisogno con cui “pagare” gli acquisti. Un modo per salvaguardare la dignità delle persone, perché l’Emporio assomiglia in tutto e per tutto a un normale supermercato, con scaffali, frigoriferi, casse e carelli. Anche i prodotti sono gli stessi e sono forniti da un nutrito gruppo di aziende: l’unica differenza è che non esistono i cartellini col prezzo.
 
L’Emporio è gestito attualmente da 20 volontari (ma sul sito web http://www.emporioparma.org/ se ne cercano altri) e fa anche da raccordo con i servizi sociali del territorio. Sono infatti presenti spazi dedicati all’ascolto e all’orientamento verso servizi pubbilici e privati. L’Emporio si trova in strada traversante San Leonardo 13/a ed è aperto martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 18. Le domande per essere ammessi alla spesa si raccolgono il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18. (ps)
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