27 novembre 2013 ore: 14:51
Economia

Stabilità. Marsico (Caritas): su reddito minimo sgradevole incidente

Per il responsabile nazionale di Caritas Italiana si è trattato di un “polverone informativo” che rischiava di creare un alibi al governo. Confermati i 5 milioni per il fondo alimentare: “Troppo pochi, finiranno in un paio di mesi”
Reddito di cittadinanza: banconote e moneta da un euro

ROMA – “Si è trattato di uno sgradevole incidente comunicativo, ma rimane il problema: è conclamato che non ci sarà nessuna misura universale di contrasto alla povertà”. Commenta così Francesco Marsico, responsabile nazionale di Caritas Italiana, il pasticcio mediatico sul finanziamento accordato nel maxiemendamento alla legge di stabilità alla nuova social card per l’estensione della misura alle regioni del Centro Nord, spacciato in un primo momento per l’introduzione di una misura di reddito minimo. “Anche se non c’è stata nessuna volontà da parte del governo di dare una notizia infondata, i giornali oggi hanno pubblicato una notizia non vera – ha spiegato Marsico -. La cosa che dispiace è che si è creato un polverone informativo che rischiava di essere inteso come un alibi del governo rispetto ad una mancata partenza di una misura di contrasto della povertà assoluta”.

A preoccupare la Caritas, però, non è solo l’assenza di un reddito minimo nella legge di stabilità, ma soprattutto la conferma dei 5 milioni stanziati per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. “Si tratta dell’unico strumento che raggiunge tutte le persone povere di questo paese, l’unico universalistico -  ha aggiunto Marsico -. Mentre si aggiungono risorse alla sperimentazione si tengono al palo 5 milioni di euro che si esauriranno entro un paio di mesi e ci sarà un potenziale buco di qualche mese in cui gli interventi in beni essenziali non ci saranno”. Secondo Marsico, infatti, lo stanziamento di soli 5 milioni, contro i 100 dello scorso anno, “rappresentano un intervento ponte per rendere possibile l’attivazione del nuovo fondo europeo che partirà non prima di aprile 2014, mentre i 5 milioni finiranno in un paio di mesi. I cento milioni stanziati lo scorso anno sono durati 12-14 mesi, 5 milioni possono durare un mese o due. Non pensare a questo buco è un errore politico. Di quei 40 milioni almeno una parte andrebbero girati al fondo beni alimentari per il 2014”.(ga)

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