15 maggio 2018 ore: 15:04
Immigrazione

StartRefugees, la piattaforma per i lavori occasionali dei rifugiati

L'obiettivo è far incontrare domanda e offerta di lavoro temporaneo. I gestori dei centri di accoglienza possono far pubblicare i curricula delle persone che ospitano. In 6 mesi di sperimentazione a Genova, 220 i profili pubblicati e 840 le ore di lavoro trovate. Oggi la presentazione a Milano. La piattaforma diventerà operativa anche a Roma, Bologna e Torino
Migranti e lavoro. Mano di immigrato con fili della luce

MILANO - Lamine, senegalese di 22 anni, nel suo paese ha lavorato come giardiniere, muratore, elettricista e imbianchino. Nurkhan, afgano di 26 anni, ha lavorato in un mattatoio in Grecia e come barista in Germania (anche all'Oktober fest). Sono due dei 220 profili caricati da realtà del terzo settore sulla piattaforma StartRefugees.com, start up nata per offrire opportunità di lavoro occasionale a richiedenti asilo e rifugiati.
È stata fondata da Mauro Orso, già ideatore della piattaforma ISpoon (dedicata sempre al lavoro occasionale), da Maurizio Astuni, commercialista, in collaborazione con il consorzio sociale genovese Agorà. Sostenuta da Banca Etica con un prestito di 140 mila euro, dopo un periodo di rodaggio è sbarcata a Milano e Lombardia.

Il meccanismo di StartRefugees è semplice. I centri di accoglienza per richiedenti asilo possono accedere alla piattaforma e caricare i profili dei richiedenti asilo. Imprese e  privati che vogliono offrire un lavoro occasionale (massimo 500 ore all'anno per persona) possono scegliere tra i curricula e contattare il gestore del centro di accoglienza. "Non siamo un'agenzia per il lavoro - ci tiene a precisare Maurizio Astuni -. Noi non guadagnano nulla dalla prestazione lavorativa del richiedente asilo. Il compenso entra tutto nelle tasche del lavoratore. Sono i gestori dei centri di accoglienza che ci pagano un corrispettivo, pari a 7 euro al mese, per ogni profilo pubblicato".

Nei sei mesi di attività sperimentale nella città di Genova, sono sette le realtà del terzo settore che hanno aderito alla proposta di StartRefugees: Liguria Agorà, Fondazione L'Ancora, Ceis Fondazione Centro di solidarietà, Fondazione Auxilium, Jobel-Il Cammino, Ce.sto e SoleTerre (di MIlano). Gli "ingaggi" di lavoro sono stati 70, in media di 12 ore l'uno, per circa 840 ore complessive di ore. Una decina le imprese o i privati che hanno offerto lavoro: da grandi aziende come Costa Edutainment (che gestisce, tra gli altri, anche l'Acquario di Genova) al comitato di quartiere che aveva bisogno di un aiuto per ripulire un sottopassaggio. Costa Edutainment, invece, ha impiegato i richiedenti asilo nelle interviste ai turisti al termine sul gradimento della loro visita all'Acquario. "Con la nostra piattaforma cerchiamo di dare ai richiedenti asilo un'occasione di impiego regolare -sottolinea Mauro Orso-. Perché il problema di fondo è che invece di solito vengono ingaggiati in nero". Oggi la piattaforma è stata presentata a Milano e nel corso del 2018 sbarcherà anche a Roma, Bologna e Torino: "Puntiamo sul coinvolgimento del terzo settore, delle imprese e dei privati presenti nel territorio", conclude Maurizio Astuni. (dp)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news