15 luglio 2014 ore: 17:14
Immigrazione

Stati Uniti, la rete solidale (e segreta) che difende i bambini migranti

Ne fanno parte sacerdoti, commercianti, medici, avvocati, attivisti e artisti che sono però costretti ad agire di nascosto per evitare possibili attacchi dei gruppi anti-immigrati “armati e molto pericolosi”. L’obiettivo è proteggerli dal rientro forzato
Minori sbarcati in Sicilia

ROMA – E’ nata una rete solidale per aiutare i bambini migranti che arrivano negli Stati Uniti. Ne fanno parte sacerdoti, commercianti, medici, avvocati, attivisti ed artisti che sono però costretti a mantenersi nella clandestinità per evitare i possibili attacchi dei gruppi anti-immigrati.

Luz María Gallegos capogruppo della Todec, una delle associazioni più importanti che fornisce aiuto legale ai migranti a Los Angeles dichiara che “alcuni “minuteman” (persone contro gli immigrati) hanno delle armi con sé e sono molto pericolosi”. 

Per rispondere a questa emergenza “abbiamo iniziato a chiamare tutti, chiese, organizzazioni, negozi e a considerare la possibilità di aiuti non solo economici, ma anche di trasporti da una città all’altra, e di cure mediche. Ora la collaborazione è arrivata ad un punto tale che riceviamo contatti e richieste da tutto il paese per entrare a far parte di questa rete” continua Luz María Gallegos.

Fino ad ora sono 300 le “unità”, come esse stesse si definiscono, che si sono iscritte: consultori medici e psicologici, negozi di vestiti, supermercati e chiese di diverse appartenenze religiose. Ma la pressione sull’associazione è alta, negli ultimi giorni ha ricevuto centinaia di chiamate minatorie e minacce da parte di gruppi anti-migranti.  Ciò nonostante, continua la raccolta di fondi e la ricerca di avvocati disposti a difendere i minori per evitare il loro rientro forzato.

Durante le collette pubbliche è stato annunciata anche l’apertura di tre centri per accogliere i bambini nel momento in cui verranno rilasciati, ma come dichiara a La Opinión Emilio Amaya, direttore del centro servizi comunitari di San Bernardino, il luogo non verrà reso pubblico, per evitare che i gruppi anti-migranti disturbino i bambini e le loro famiglie. (hélène d’angelo) 

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