3 settembre 2014 ore: 15:23
Immigrazione

Stazione di Milano: arrivano 500 profughi, ripartono subito per il Nord Europa

Pochi hanno accettato l'accoglienza offerta da comune e volontari. Gli altri hanno preso quasi subito i treni verso il Nord Europa. "Episodio singolare, ma non sappiamo se è cambiato qualcosa tra i profughi", afferma l'assessore Majorino
Profughi, rifugiati in attesa alla stazione

MILANO - Alle 10 del mattino erano circa 500 nel mezzanino della Stazione Centrale. Nel giro di due ore la maggior parte era già ripartito. Milano oggi è stata solo una brevissima tappa per i profughi siriani. Di solito si fermano un giorno o due, accolti nei centri allestiti dal Comune in collaborazione con il volontariato. Ma questa mattina no. "Spero di arrivare in Danimarca", dice Mohamed, sbarcato due giorni fa in Italia, arrivato questa mattina a Milano e alle 11 già sul treno per Verona, da dove ne prenderà un altro diretto in Austria o Germania. Con lui sono saliti almeno altri 30 profughi. "Noi vogliamo andare in Olanda -racconta un ragazzo che avrà 15 anni e non vuole rivelare il nome, mentre mangia un panino offerto dai volontari-. Siamo Palestinesi e abitavamo a Damasco. Mio padre è ingegnere. Stiamo cercando un auto che ci porti ad Amsterdam, altrimenti prendiamo un treno". I volontari della Protezione civile raccontano che i profughi questa mattina sono arrivati in Centrale anche con gli autobus: "È un punto di passaggio per tutti, anche per chi magari è giunto nei giorni scorsi in altre città della Lombardia".

Dall'ottobre del 2013 ad oggi sono oltre 30mila i siriani e gli eritrei passati da Milano. Solo 41 hanno richiesto asilo. "Quel che è successo questa mattina è singolare ma non abbiamo elementi per ora per dire che è cambiato qualcosa tra i profughi e che il viaggio verso il nord Europa si sia velocizzato -afferma Pierfrancesco Majorino, assessore alla Politiche sociali-. Certo è che conferma che sono persone che in Italia non vogliono rimanere". Per i profughi siriani ed eritrei il viaggio verso Nord non è comunque facile. Rischiano di essere rispediti indietro. Sono senza alcun permesso di soggiorno. "Il Governo italiano deve riuscire a strappare all'Europa che per questi profughi sia previsto un permesso di transito -sottolinea l'assessore-. Non è possibile che solo da Milano siano passate 30mila persone senza che nessuno le abbia mai identificate". (dp)

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