Stop Ttip: oltre 750 eventi nel mondo contro l'accordo di libero scambio Usa-Ue
ROMA - Saranno "fantasmatici flash mob" nella mattinata e iniziative formative nel pomeriggio gli eventi previsti per la Giornata di azione globale contro il Ttip, il trattato di libero scambio, in programma domani sabato 18 aprile, in oltre 30 centri italiani, contemporaneamente a circa 750 iniziative che avranno luogo in altre parti del mondo (oltre 550 in Europa, 74 negli Stati Uniti, 17 in Asia e Oceania, 12 in Centro e Sudamerica, 4 in Africa). Migliaia sono le organizzazioni della società civile, sindacati, associazioni di consumatori, ambientaliste, organizzazioni non governative, religiose che si sono mobilitate per dire No al Trattato Transatlantico tra Stati Uniti e Unione Europea a pochi giorni dal nuovo Round negoziale di deregolamentazione dei commerci. In Italia ci saranno iniziative a Roma in piazza del Pantheon alla mattina e in piazza SS. Apostoli al pomeriggio. A Milano sarà la volta di Piazza Duomo. Piazza Dante a Napoli, Stazione Leopolda e Ponte Santa Trinità a Firenze. Tra flashmob con gli spettri, a rappresentare un vero e proprio Trattato fantasma, invisibile ai più, e cortei e iniziative pubbliche, la società civile italiana con la Campagna Stop Ttip Italia si unisce alle reti internazionali in una grande mobilitazione mondiale.
"Il 18 Aprile è uno degli appuntamenti importanti di una mobilitazione grazie alla quale si è cominciata a creare una crepa nel muro di omertà e di segretezza che nascondeva agli occhi dei più la natura e gli obiettivi del Ttip - dichiarano i promotori della campagna italiana - senza le mobilitazioni delle campagne e dei cittadini, non ci sarebbe stato nessun processo di progressiva pubblicazione di documenti e di posizioni della Commissione Europea, un percorso ancora ampiamente insufficiente e ancora inquinato da vere e proprie operazioni di marketing politico".
"La realtà del Ttip - denunciano - è infatti, quella raccontata da molti parlamentari europei, ultimo dei quali lo spagnolo Ernest Urtasun, che nella sua recente intervista al quotidiano El Diario ha raccontato di essere stato perquisito personalmente prima e dopo il suo ingresso nella sala di lettura dei documenti negoziali del Ttip allestita all’interno del Parlamento europeo, per impedirgli di prendere su un taccuino anche solo appunti personali sul testo". "Grazie al lavoro della società civile oggi è evidente l’insostenibilità del Ttip che rischia di aumentare del 118% l’import di prodotti Usa in Europa - sottolineano i promotori - con un impatto pesantissimo sulle piccole attività agricole, asse portante dell’economia europea".
“Il 18 Aprile è un momento cardine delle mobilitazioni contro il Trattato transatlantico Ttip, l’accordo con il Canada Ceta e il Tisa, il negoziato sulla liberalizzazione dei servizi - sottolinea Marco Bersani, tra i coordinatori della Campagna - il lavoro fatto in Italia, in stretto collegamento con le campagne europea e statunitense, ha rimesso al centro la questione della democrazia, della trasparenza, della tutela dei diritti e delle alternative a questi trattati di libero scambio".
“Uno dei più grandi rischi sconosciuti del trattato – denuncia Monica Di Sisto di Fairwatch – è il fatto che genererà delle “para-istituzioni”, nei meccanismi di Cooperazione regolatoria, che permetteranno a sconosciuti organismi transatlantici di discutere se le nostre regole sanitarie, di sicurezza, di controllo, a tutela dei cittadini, dei consumatori, dell’ambiente si oppongano al commercio e vadano cambiate, senza alcun controllo democratico nazionale o europeo". "Di questo si dovrebbe discutere tanto e pubblicamente, ma nessuno ne parla - sottolinea Di Sisto - dal testo riservato di richieste negoziali della Commissione Europea ma diffuso oggi in modo “pirata” dalle reti Stop Ttip si capisce come la nostra agricoltura, tra gli altri settori, sia l’agnello sacrificale per interessi più grandi, come quello delle grandi imprese per gli appalti pubblici statunitensi”.