Strage del 3 ottobre, "c'è indagine su omissione di soccorso"
ROMA - Chi sono i responsabili della strage del 3 ottobre 2013, il naufragio che porto' alla morte di 366 persone a poche centinaia di metri dalle coste di Lampedusa? Oggi insieme a tanti giovani provenienti da tutta Italia se n'e' tornato a parlare con il sindaco Giusi Nicolini, con i PM Andrea Maggioni della procura ordinaria di Agrigento e Geri Ferrara della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che hanno seguito il caso e con l'avv. Daniela Ciancimino, con cui il Comune di Lampedusa si e' costituito parte civile nei due processi.
Durante l'incontro, dal titolo 'Trafficanti di esseri umani' e' emerso che sono state condannate a 20 e 18 anni due persone, un somalo e un tunisino, accusate rispettivamente di aver organizzato la traversata in mare e condotto l'imbarcazione, mentre sono aperte le indagini su eventuali omissioni di soccorso da parte italiana nelle ore immediatamente successive al naufragio.
box "E' stata fatta un'indagine che ha dato luogo poi a delle condanne, adesso c'e' una condanna ancora non passata in giudicato in cassazione ma c'e' gia' l'appello dello scafista, che e' competenza del tribunale ordinario di Agrigento. Durante il convegno ho detto anche, contrariamente a quanto era emerso nei giorni immediatamente successivi al 3 ottobre 2013, che fin da allora c'e' un'indagine che riguarda anche eventuali possibili omissioni di soccorso sia da parte di imbarcazioni private sia eventualmente l'ipotesi di imbarcazioni istituzionali" ha dichiarato il PM Andrea Maggioni in un'intervista a margine dell'incontro.
"E' un'indagine molto complicata, perche' si tratta di accertare spostamenti sul mare di eventuali barche che si sarebbero avvicinate o no alla barca che poi ha avuto il naufragio a 500 metri dalla costa di Lampedusa. Questa indagine c'e' e credo spero di portarla a conclusione nel giro di qualche mese" ha aggiunto Maggioni, preferendo non rispondere sull'identita' di eventuali indagati: "Se ci saranno indagati lo si vedra' alla conclusione dell'indagine" ha affermato. (DIRE)