Strage migranti, Rossi scrive alle istituzioni internazionali
- FIRENZE - “Attendo che gli Stati europei procedano a un'intesa rapida: la piena copertura all'ONU nell'opera di ricomposizione della Libia; il rifinanziamento di un vero programma di pattugliamento dei mari per il salvataggio e per dare rifugio ai migranti e ai profughi; un piano di mirate azioni di polizia per neutralizzare le milizie che gestiscono il traffico di essere umani ridotti in schiavitù, a loro spese e a costo della vita; la revisione del regolamento di Dublino III (che tramuta la geografia in un fardello e penalizza l'Italia, primo paese di approdo); il legame fra processi di migrazione e i programmi di cooperazione internazionale e sviluppo nei Paesi di origine”.
Con queste parole Enrico Rossi, presidente uscente della Toscana e candidato alla rielezione, si esprime in una lettera inviata oggi ai vertici di istituzioni e organizzazioni italiane e internazionali, avanzando alcune proposte sulla gestione del flusso di migliaia di persone verso le nostre coste e per impedire nuove tragedie nel Mediterraneo.
La missiva è stata indirizzata nello specifico al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Matteo Renzi, a Donald Tusk, presidente di turno del Consiglio d'Europa, a Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, ad António Manuel de Oliveira Guterres, presidente del UNHCR EU, a Laurens Jolles, portavoce UNHCR sud Europa, a Carlotta Sami, portavoce UNHCR Italia, nonché al presidente dell'Anci Piero Fassino, al presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino e agli altri presidenti di Regione.