Studenti e periferie, si conclude il laboratorio giornalistico sul tema dei migranti
ROMA – “Viaggiare nelle periferie” è un laboratorio giornalistico e di approfondimento sul tema dei migranti promosso dall’associazione Centro Studi Donati, che ha coinvolto una decina di ragazze e ragazzi dell’Università di Bologna che per alcuni mesi hanno incontrato delle realtà che si occupano di accogliere i migranti o che lavorano nel campo dell’intercultura.Un lungo percorso che li visti incontrare a Bologna il Centro Astalli, il centro giovanile I cortili, l’Opera Padre Marella e, a Trieste, l’associazione Linea d’ombra e la Comunità di San Martino al Campo. Un modo di procedere fatto di ricerche e sforzo di comprendere luoghi e situazioni, di visite e domande, di incontri einterviste, di documentazione e riflessione, di tentativi di scrittura e desiderio di una comunicazione più autentica e capace di cambiare, almeno un po’, le cose.
“L’idea era quella di costruire una giovane redazione impegnata a scoprire le periferie – spiega Nicola Rabbi, giornalista – non tutte le periferie del territorio, ma quelle che vedono al proprio interno esperienze relative alle migrazioni. All’università raramente gli studenti hanno la possibilità di incontrare certi temi sociali, li leggono solo sui libri. E volevamo anche offrire l’occasione di raccontare in modo giornalistico quello che loro avevano vissuto”. Il percorso ha avuto come tappa finale il viaggio a Trieste per conoscere il luogo dove termina la rotta balcanica.
Tutto il lavoro di ricerca e di documentazione è stato pubblicato sul sito di BandieraGialla. “Mi pare che il nostro piccolo gruppo – aggiunge il teologo Fabrizio Mandreoli, che è l’altro formatore del progetto – si sia mosso in quell’orizzonte ‘etico’ descritto da Paul Ricoeur come un ‘tendere alla vita buona con e per gli altri all’interno di istituzioni giuste’”.