Sud Sudan, stupri e violenze su popolazione: l'allarme di Amnesty
Roma - "Migliaia di donne e ragazze sudsudanesi e alcuni uomini che hanno subito stupri nel corso di aggressioni sessuali di natura etnica durante il conflitto stanno affrontando gravi conseguenze psicologiche e stigma e non hanno nessuno cui chiedere aiuto".
Lo rivela il rapporto 'Non rimanere in silenzio. Le sopravvissute alla violenza sessuale in Sud Sudan chiedono giustizia e riparazione', realizzato da Amnesty International in collaborazione con 10 difensori dei diritti umani sudsudanesi i cui nomi - specifica il sito ufficiale di Amnesty - sono protetti per evitare rappresaglie da parte del governo.
Dall'inizio delle ostilita' alla fine del 2013, migliaia di persone in tutto il Paese hanno subito gravi atti di violenza sessuale. Gli autori appartengono a entrambe le parti in conflitto - le forze governative del presidente Salva Kiir di etnia dinka e dell'ex presidente Riek Machar di etnia nuer - e dei gruppi armati loro alleati".
Il rapporto indica migliaia di stupri e mutilazioni sessuali, condotti sistematicamente su donne, minori e anche uomini, "con l'obiettivo di umiliare e di indebolire le etnie avversarie". Per quanto riguarda i minori, in sette mesi, l'organizzazione per il rispetto dei diritti umani ha registrato oltre mille casi di stupro. (www.agensir.it)
(DIRE)