19 novembre 2013 ore: 17:15
Immigrazione

Superstiti di Lampedusa accolti a Roma, sono andati tutti via

Gli 89 eritrei del naufragio del 3 ottobre accolti a Roma dal sindaco Marino in un centro Sprar si sono tutti allontanati volontariamente in meno di una settimana. Il comune ''Era stato ipotizzato. Posti liberi per altri richiedenti asilo''
Guardia Costiera Tragedia di Lampedusa, 3 ottobre, i soccorsi

boxROMA -  Roma li ha accolti con le braccia aperte del sindaco Ignazio Marino il 12 novembre scorso, ma dopo neanche una settimana sono andati tutti via dalla capitale e probabilmente cercheranno di oltrepassare i confini nazionali. Sono i superstiti del naufragio di Lampedusa avvenuto lo scorso 3 ottobre. Gli 89 naufraghi, tutti di nazionalità eritrea, erano stati accolti a Roma presso un centro dello Sprar sulla Tiburtina, nell’Istituto salesiano Gerini. Per loro, il Comune di Roma aveva ipotizzato una permanenza dai 6 ai 12 mesi, ma in pochi giorni sono andati tutti via. Dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati fanno sapere che i migranti si sono resi irreperibili volontariamente dopo aver rifiutato il rilevamento delle impronte digitali, che per via del regolamento di Dublino li avrebbe legati all’Italia, quale paese competente per l’asilo e paese al quale sarebbero stati rispediti se avessero tentato ugualmente di andare altrove. Una procedura che in genere viene rispettata per tutti coloro che accedono allo Sprar, ma che per i superstiti del naufragio del 3 ottobre era stata eccezionalmente sospesa.

La conferma dell’allontanamento dei migranti è arrivata nel pomeriggio anche dal Comune di Roma. In una nota, il Comune ha spiegato che “i posti lasciati liberi dai rifugiati di Lampedusa, che hanno deciso di lasciare il centro di accoglienza, come del resto era stato ipotizzato, saranno destinati a richiedenti asilo arrivati recentemente sul territorio della Capitale”. Nella nota, l’assessorato capitolino al Sostegno sociale e Sussidiarietà fa sapere che la collaborazione con il ministero dell’Interno andrà avanti “per migliorare la situazione dei richiedenti asilo nella città. Si punta, innanzitutto, alla risoluzione delle situazioni più critiche per poi passare, da gennaio 2014, ad esaminare le richieste degli aventi diritto secondo le modalità previste dal bando Spar”. Obiettivo finale è quello di “creare una rete di collaborazione tra istituzioni e associazioni tale da fornire un’accoglienza globale  che permetta ai richiedenti asilo un percorso di inserimento nel tessuto sociale e alla città di governare i processi di integrazione”.(ga)

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