Svolta per la social card: basta bandi, decideranno i comuni caso per caso
ROMA – Novità in arrivo sulla sperimentazione della nuova social card. Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali si sta lavorando per modificare le procedure di selezione dei beneficiari: non più bandi come fatto per le 12 città selezionate nella prima fase della sperimentazione, ma le domande verranno raccolte agli sportelli degli uffici comunali e processate di volta in volta, assegnando le Carte acquisti sperimentali fino ad esaurimento delle risorse. A darne notizia è il sottosegretario al Welfare, Franca Biondelli, dopo un incontro tenutosi nei giorni scorsi tra ministero, regioni e comuni. “Si è trattato di un incontro preliminare – ha spiegato il sottosegretario -. C’è una condivisione sul metodo e un dialogo aperto tra Regioni, Anci e vedremo come allargare il tavolo, ma dall’incontro sono emerse anche le criticità. Per esempio, occorre semplificare al massimo le procedure di accesso a questi fondi. Il bando ha creato un processo pesante e lungo, è stato qualcosa che ha un po’ frenato e richiede risorse. Va snellito l’accesso. Potrebbe cambiare, quindi, il meccanismo con uno più semplificato”.
boxAl Welfare, però, non si sta discutendo soltanto su come superare le lentezze del bando. Sul tavolo anche la questione requisiti e nuovo Isee, che secondo il sottosegretario Biondelli “entro gennaio verrà applicato per tutti i comuni”.
E se le vicissitudini della Nuova social card, per via della sua natura sperimentale, possono ambire ad essere paragonate ad una vera e propria saga, non è da meno il calcolo delle risorse destinate allo strumento. E a complicare il già confuso quadro ci si mette anche l’ex ministro al Welfare, Enrico Giovannini il quale si è chiesto che fine abbiano fatto i 500 milioni di euro stanziati per l’estensione della Nuova social card. In realtà, 500 milioni per l’estensione della nuova card non sembrano esserci mai stati realmente.(ga)
Su Rs, l’agenzia di Redattore sociale, l’articolo completo sulle nuove procedure, sull’Isee e sulle risorse realmente a disposizione per la social card.