Tavolo ecclesiale: "Fragilità e dipendenze dei giovani tornino nell'agenda politica"
ROMA - “La fragilità e le situazioni di consumo e dipendenze patologiche che sperimentano tanti giovani devono tornare nell'agenda della politica. E spingere le comunità ecclesiali a far parte di alleanze educative sui territori che siano capaci di offrire opportunità di aiuto, ma soprattutto di arricchimento, protagonismo e promozione del mondo giovanile”. E' questo il messaggio lanciato oggi, in occasione della Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, dal Tavolo ecclesiale Dipendenze costituito presso la Caritas Italiana, il quale ha organizzato ieri a Roma il convegno "Giovani al centro. Esperienze di una comunità che cresce tra fragilità e risorse".
Un momento di confronto con le altre organizzazioni aderenti al Tavolo, durante il quale è stata denunciata la resa generalizzata delle istituzioni dinanzi al disagio e alle dipendenze e lanciato un forte invito alle Istituzioni affinché promuovano una nuova politica sulle dipendenze e la fragilità giovanile. Politiche che, secondo il Tavolo, dovrebbero avere due finalità: quella di elaborare programmi di prevenzione organici, con finanziamenti stabili, che consentano percorsi educativi continuativi e coinvolgano il territorio e il mondo della scuola e avviare un processo partecipato per riformare il sistema normativo sulle dipendenze patologiche, fermo ancora a 30 anni fa, al Dpr. 309/90.
Tra le richieste alla politica del Tavolo ecclesiale Dipendenze anche la ricostituzione del Fondo nazionale Lotta alla Droga, “che dovrebbe in particolare sostenere i piani di prevenzione”, e la creazione di un fondo per le politiche di reinserimento lavorativo; l'adozione di un sistema procedurale che renda automatica, per i soggetti con dipendenza patologiche sottoposti a processo, già nella fase dibattimentale e la possibilità di accedere a percorsi di recupero, qualora la pena sia inferiore ai limiti previsti per l’accesso alle misure alternative.
Infine, il Tavolo lancia un messaggio anche a tutte le comunità locali, e alle comunità e ai gruppi giovanili ecclesiali in particolare. “Le organizzazioni che operano sul fronte dipendenze e del disagio non sono più, da tempo, solo un luogo-rifugio per accogliere chi è rimasto tagliato fuori dalla vita sociale, ma rappresentano piuttosto un punto di riferimento, di ascolto, un “presidio delle fragilità”, una risposta per le diverse situazioni di disagio”. Alle comunità ecclesiali e, più in generale, alle comunità locali il Tavolo rivolge l'invito a partecipare agli Open Day del 20 e 27 ottobre prossimi, giorni nei quali tutte le strutture di accoglienza delle organizzazioni promotrici saranno aperte a chiunque voglia venire a conoscere il lavoro che in esse viene realizzato e la realtà delle persone accolte.