Teatro in carcere, domani la quinta giornata nazionale: ecco le novità
Foto Umberto Dolcini
ROMA - Anche gli istituti di pena per minori entrano in modo organico nella rete nazionale dei palcoscenici rinchiusi, mentre dalle Marche un progetto biennale “Teatro e Rugby in Carcere” coinvolgerà gli allievi di una scuola pesarese e un gruppo di studenti universitari del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Urbino. Si arricchisce, -ogni anno di più, l’intensa attività dei teatri nelle carceri capitanata dal Coordinamento nazionale che domani celebra la quinta Giornata Nazionale del Teatro in Carcere: un evento organizzato in concomitanza con il World Theatre Day 2018 (Giornata Mondiale del Teatro), promosso dall’Iti Worldwide-Unesco (International Theatre Institute) e dal Centro italiano dell’Iti.
Tra le novità più in rilievo, la significativa adesione del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità nel protocollo di intesa sottoscritto nel 2013 e rinnovato due anni fa tra Dap, Coordinamento nazionale del teatro in carcere e Università Roma Tre. Il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere è un organismo presieduto dal Teatro Aenigma e costituito da oltre 40 esperienze teatrali diffuse su tutto il territorio nazionale. Mentre il 27 novembre scorso è stata sottoscritta l’Appendice operativa al Protocollo d’Intesa che ha registrato l’adesione anche del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità.
“Con la sottoscrizione del Protocollo – spiega Vito Minoia, presidente del Coordinamento nazionale - condividiamo e promuoviamo l’idea che i tempi sono maturi per cercare in modo organico una pratica più consapevole nei metodi, nelle funzioni, negli obiettivi delle arti sceniche negli istituti penitenziari. Il Teatro è presente in oltre 100 carceri italiane e non c’è altra nazione al mondo con un’esperienza così diffusa e qualificata sia dal punto di vista artistico che educativo”.
Scaramuzzino Family - Foto Umberto Dolcini |
Nella passata edizione avevano aderito alla Giornata 54 istituti penitenziari, 42 altre istituzioni tra università, scuole, uffici di Esecuzione penale esterna, teatri ed enti locali ed erano stati realizzati 99 eventi in 17 Regioni italiane, oltre a cinque iniziative fuori dal territorio nazionale, ciascuno con la propria autonomia e la propria forza, sia all’interno che all’esterno delle carceri.
Il programma: è la Scaramuzzino Family ad aprire, oggi, con un’anteprima le iniziative nella Casa Circondariale di Pesaro. Il musicista Giovanni Scaramuzzino si esibirà in un concerto inedito per le detenute e i detenuti marchigiani con musiche di repertorio classico e popolare, che vedrà anche la partecipazione artistica dei figli Francesco ed Elia.
“L’evento – spiega Vito Minoia che è anche direttore artistico del Teatro Aenigma - consentirà di ricordare la performance Esodo a cura della Compagnia penitenziaria Lo Spacco, per la regia di Francesco Gigliotti, con la partecipazione straordinaria degli allievi della III B della Scuola media Galilei di Villa Fastiggi, che ha inaugurato a novembre scorso a Urbania e all’Università di Urbino il Convegno University Scenes for Theatre in Prison davanti ad una platea di artisti e studiosi provenienti da quattro continenti. Nell’ambito delle stesse iniziative, vedrà l’avvio il progetto biennale Teatro e Rugby in Carcere che coinvolgerà gli stessi allievi della Galilei ed un gruppo di studenti universitari del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Urbino”.
“Per consentire la massima partecipazione - spiega una nota - si potranno promuovere manifestazioni all’interno e all’esterno di tutti gli istituti penitenziari italiani fino al 30 aprile 2018. Sarà a cura del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, redigere il cartellone nazionale di tutte le iniziative, pubblicandole sul sito www.teatrocarcere.it e sulla pagina Facebook dedicata. Il programma sarà pubblicizzato inoltre dai canali istituzionali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dall’Iti. Le manifestazioni saranno seguite con attenzione anche dall’Associazione nazionale dei critici di teatro e dalla rivista europea ‘Catarsi-Teatri delle diversità’, animatrice della nascita del Coordinamento tra le esperienze”.
ESODO, Compagnia Lo Spacco e ICS Galilei - Foto Umberto Dolcini |
“L’evento, sostenuto sia dal Dap che dal Dipartimento della giustizia minorile e di Comunità – spiega il presidente Minoia - ha un legame ancora più forte con il livello internazionale, sia perché è ancora vivo l’eco del nostro intervento sul Teatro in Carcere in Italia al 35mo Congresso Mondiale dell’Iti Unesco a Segovia a luglio scorso (Minoia era stato invitato a raccontare l’esperienza italiana ndr), sia perché si moltiplicano le relazioni. Il 2 marzo scorso ho tenuto un intervento all’Università di Liegi su ‘The Educational Role of Theatre in Prison’ e l’argomento troverà nuova declinazione all’interno del Congresso Mondiale del Teatro Universitario che si terrà a Mosca dal 20 al 24 agosto prossimo. Anche a livello nazionale arrivano nuove richieste di adesione al Coordinamento nazionale teatro in carcere con apprezzamento del lavoro sin qui svolto e voglia di sostenere quanto ancora ci sia da fare. A Messina ad esempio, dove sono intervenuto il 9 e 10 marzo, è la Caritas diocesana che ha sposato l’idea di sostenere in modo molto convinto il Teatro in Carcere come strumento d’integrazione, dedicando all’argomento il convegno annuale cittadino. Obiettivo rimane quello di tutelare la continuità, la qualità e l’ulteriore diffusione delle buone esperienze. E richiede ovviamente un’attenzione continua e un sostegno adeguato”. (Teresa Valiani)