18 novembre 2014 ore: 17:41
Società

Telefono azzurro: 1 giovane su 10 è stato vittima cyberbullismo

Presentato a Roma, nel corso di una tavola rotonda presso Palazzo Ferrajoli, il risultato della ricerca 'Osservatorio Adolescenti: pensieri, emozioni e comportamenti dei ragazzi di oggi' a cura di SOS Il Telefono Azzurro Onlus e Doxa Kids. La...
Cyberbullismo - ragazzo ripreso con telefonino

Roma - Presentato a Roma, nel corso di una tavola rotonda presso Palazzo Ferrajoli, il risultato della ricerca 'Osservatorio Adolescenti: pensieri, emozioni e comportamenti dei ragazzi di oggi' a cura di SOS Il Telefono Azzurro Onlus e Doxa Kids. La ricerca si poneva l'obiettivo di rispondere alla domanda: 'Cosa vuol dire essere un adolescente oggi?' Coinvolti nell'indagine esplorativa oltre 1500 giovani dagli 11 ai 19 anni su tutto il territorio italiano, con 100 domande su temi di particolare attualita', tra cui salute e alimentazione, tempo libero e sport, nuove tecnologie e vita online, percezione del proprio corpo e desideri, rapporto con genitori e amici, sessualita' e scuola. Emerse interessanti riflessioni sulla scuola e la famiglia, come pure sul diverso modo in cui maschi e femmine vivono la propria adolescenza nella societa' moderna. 'Luogo per eccellenza', si legge nella relazione esposta, 'in cui adulti e ragazzi convivono e dialogano per costruire insieme il percorso della conoscenza, la scuola ricopre un ruolo di grande importanza nella vita di tutti gli adolescenti. Alla domanda su cosa desidererebbe nella scuola dei sogni, 1 adolescente su 2 (51%) ha risposto che vorrebbe che a scuola ci fosse piu' sport, oltre che piu' tecnologia (44%), musica, arte e cultura (42,7%), piu' attenzione alle emozioni (33,2%). Quasi 1 adolescente su 2 (il 49,6% del totale dei ragazzi intervistati) ritiene che nella scuola dei propri sogni ci dovrebbe essere un maggior orientamento verso il mondo del lavoro e maggiori occasioni di contatto con le aziende. Piu' di un quarto degli adolescenti intervistati (28,7%), inoltre, vorrebbe che la scuola offrisse una maggiore preparazione'. L'indagine mostra, inoltre, come 'il bisogno degli adolescenti di autoaffermazione e di "essere visti", sia passato, per molti ragazzi di oggi, da una necessita' tipica dell'eta' a un'urgenza pervasiva, un obbligo autoimposto, amplificato e condizionato nella sua espressione dai social network. Cio' contribuisce a spiegare non solo l'impennata nelle iscrizioni ai social, ma anche l'incessante bisogno di farsi dei selfie (uno/a su 4 se ne fa almeno uno al giorno, l'85% ne condivide almeno qualcuno sui social) e il ricorso ai programmi di fotoritocco prima di postare le proprie foto (1 ragazzo/a su 2)'.

Nativi digitali, 'vivono in case hi-tech, le loro camere da letto sono stazioni ad alto contenuto tecnologico. Gli adolescenti di oggi sono always on, per ascoltare musica o radio (61%), per guardare video (60,2%), per fare ricerche per la scuola e i compiti (58,3%) per curiosare e navigare nel web (57,3%), per fare acquisti (22%), comprando online giochi (34,6% dei ragazzi), accessori di moda (22,3% delle ragazze), ma anche libri (17,6% delle ragazze). Ma a essere prioritario e' il poter essere sempre in contatto con gli amici, fondamentale per l'89,7% dei ragazzi, attraverso Whatsapp e Facebook (li utilizza rispettivamente l'89,8% e l'82,3% degli intervistati). Se il gruppo dei pari e' una presenza continua e costante, favorita e amplificata dall'iperconnessione, grazie alla quale ci si sente riconosciuti e accettati, alcune dinamiche adolescenziali online possono tradursi in comportamenti a rischio. Primo fra tutti il cyberbullismo, fenomeno che i ragazzi ben conoscono: l'80,3% ne ha sentito parlare; 2 su 3 (39,2%) conoscono qualcuno che ne e' stato vittima, 1 su 10 ne e' stato vittima. Risulta diffuso anche l'utilizzo dei social networks sotto l'eta' minima prevista (piu' dell'85% dei ragazzi intervistati conosce qualcuno che e' iscritto a FB minore di 13 anni) e non mancano i rischi legati alla visibilita' dei dati personali: 1 adolescente su 5 ha il proprio profilo totalmente pubblico sui social network. Profili aperti, nonostante il timore di un utilizzo indesiderato delle informazioni che i ragazzi condividono: piu' di 1 adolescente su 2 (63,6%) teme, infatti, che i propri dati possano essere raccolti ed utilizzati dal social per altri scopi. Se molti adolescenti appaiono informati e consapevoli dei rischi di Internet - e sembrano sapere come difendersi - altri dati mostrano adolescenti non sempre attenti a come proteggersi online, incapaci di prevedere le conseguenze delle proprie azioni. Il bisogno di esserci, il desiderio di farsi vedere, farsi ascoltare, di condividere sembra abbassare in molti casi la soglia di guardia e prevalere su ogni cautela, come nel caso dei selfie inviati a sconosciuti e, a maggior ragione, del sexting (il 35,9% dei ragazzi conosce qualcuno che ha fatto sexting).

L'indagine contribuisce, inoltre, a evidenziare come molti stereotipi debbano essere scardinati: alcuni comportamenti che per lo piu' sono stati associati agli adolescenti di sesso maschile, infatti, appaiono essere sempre piu' diffusi anche tra le ragazze, in primis l'uso di superalcolici (il 37,1% delle ragazze vs il 17,4% dei ragazzi ha dichiarato di assumere superalcolici), il numero di ubriacature nell'ultimo mese (52,9% delle ragazze vs 44,8% dei ragazzi ha dichiarato di essersi ubriacato almeno una volta nell'ultimo mese), i comportamenti violenti nelle relazioni di coppia (il 7,9% dei maschi vs 3,3% delle femmine ha dichiarato di essere stato picchiato dalla propria fidanzata), per rabbia e autodifesa. Accanto ad alcuni dati che mettono in luce comportamenti e atteggiamenti problematici, emerge la presenza di un contesto positivo e rassicurante per quanto riguarda alcuni aspetti molto importanti della vita degli adolescenti, in particolare l'alimentazione e la famiglia. La maggior parte dei ragazzi dichiara di avere un'alimentazione variegata (23,4%), equilibrata (21,7%) e sana/genuina (20,3%). Inoltre, l'89% degli intervistati afferma che nella propria casa c'e' un'attenzione da moderata ad alta per il mangiare in modo sano. I ragazzi sono i primi a prestarvi attenzione: all'87,5% capita di fare la spesa e all' 83,9% di scegliere i prodotti da acquistare. La dimensione familiare si conferma come luogo in cui i bisogni affettivi trovano risposta: per quasi 1 adolescente su 2 (48,2%) i genitori sono una presenza confortante e oltre il 65% dei ragazzi intervistati li considera persone di cui potersi fidare e con cui condividere vissuti ed esperienze. Tra le persone di cui si fidano di piu', infatti, i ragazzi indicano quasi a pari merito i genitori (44,8%) - con una preferenza per le mamme rispetto ai papa' (30% vs 16%) - e gli amici (45,7%).

Alla presentazione della ricerca hanno partecipato, tra gli altri, Giovanna Milella, giornalista, il Professor Ernesto Caffo, Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus, il Prof. Gian Vittorio Caprara dell'Universita' Sapienza di Roma, il dott. Giuseppe Magno, gia' magistrato e membro del direttivo di Telefono Azzurro. Per le istituzioni, sono intervenuti il sottosegretario alle riforme e ai rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto; la sen. Anna Cinzia Bonfrisco, membro della V Commissione Senato, Bilancio; l'on. Michela Vittoria Brambilla, Presidente Commissione Infanzia e Adolescenza; l'on. Micaela Campana, Responsabile welfare e Terzo settore Segreteria Nazionale Pd e membro della II Commissione Camera, Giustizia; la sen. Valeria Cardinali, membro dell'VIII Commissione Senato, Lavori Pubblici, comunicazioni; l'on. Sandra Cioffi, gia' Segretario della Commissione parlamentare per l'infanzia nella XV Legislatura e membro del direttivo di Telefono Azzurro. (DIRE)

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