12 agosto 2015 ore: 18:06
Immigrazione

Tendopoli Tiburtina, Danese: "Un nuovo modello di accoglienza per chi è in transito"

L’assessora alle Politiche Sociali ha visitato questo pomeriggio la tendopoli della Croce Rossa aperta vicino alla stazione Tiburtina. “Roma è stata la prima città ad occuparsi dei transitanti”. Annunciato un possibile ampliamento della struttura
Immigrati accolti dalla Croce Rossa

ROMA - “Roma è stata la prima città a dare una risposta concreta ai migranti che transitano”. A dirlo è l’assessora alle Politiche Sociali di Roma che oggi pomeriggio ha voluto visitare di persona la tendopoli gestita dalla Croce Rossa vicino alla stazione Tiburtina. Con lei anche all’assessora alla Roma Produttiva Marta Leonori. “Questi migranti non sono più accampati all’aperto, stiamo sperimentando un nuovo modello di accoglienza. La Croce Rossa e tutti i volontari fanno un lavoro straordinario ma è chiaro che non possiamo fare tutto da soli: l’Europa deve creare corridoi umanitari”. La tendopoli, aperta il 13 giugno, doveva essere provvisoria, come ha più volte ribadito il prefetto Gabrielli, ma si prepara ad essere ampliata: “Stiamo valutando l’aumento dei posti in base ai flussi in arrivo. Sappiamo che il 60 per cento dei migranti che sbarcano sulle nostre coste poi transitano per Roma”. Intanto proseguono i lavori di ristrutturazione per mettere a nuovo l’ex alloggio dei ferrovieri in via Masaniello, offerto dalle Ferrovie dello Stato. Quando sarà aperto, sarà il primo centro temporaneo per migranti in transito.

È la Croce Rossa che si fa carico dei costi: “Il Comune non spende nulla ma è comunque nostro dovere offrire la migliore accoglienza possibile e non lasciare da sole queste persone che fuggono dalla guerra”, ha ribadito Danese. “Dobbiamo anche ringraziare i dipendenti dell’Acea che hanno portato l’acqua corrente nel campo”. Nel campo sono presenti sei docce e sei bagni, una cucina e un presidio sanitario. Come ha spiegato Silvia Piscitelli di Croce Rossa: “Nel campo ci sono 150 migranti ma fino alla scorsa settimana erano 220. Con la pioggia di questi giorni la tendopoli si è allagata perché manca la ghiaia. È stata costruita in fretta e non c’è stato tempo di sistemare uno strato di brecciolino per impermeabilizzare il terreno”. Servirebbero almeno 4 camion di ghiaia.

I migranti restano qui per cinque o sei giorni e poi proseguono il loro viaggio. Attualmente ci sono dieci bambini, alcuni anche di due e tre anni. Save the Children ha aperto per loro uno spazio dove una equipe di professionisti si occupa di loro con giochi e animazione. Ogni settimana arriva anche un gruppo di clown. Federico Cellini di Save the Children racconta: “Nella tendopoli abbiamo voluto dedicare un’area ai più piccoli dove possono ritrovare la loro dimensione di bambini”.

Tanti i cittadini romani che ogni giorno portano viveri e generi di prima necessità ai migranti come ha affermato l’assessora Marta Lenori: “Ci sono molte realtà produttive che hanno voluto offrire il loro contributo: il mercato rionale si è messo a disposizione dei migranti”. Oggi l’Associazione Donne Attive ha donato tre pacchi pieni di vestiti e scarpe. Il giorno di Ferragosto sarà, invece, la Comunità eritrea di Roma a fornire il pranzo mentre la cena sarà offerta dalla Comunità di Sant’Egidio. Intanto, prosegue il tour dell’assessora Danese per “testimoniare la vicinanza dell’Amministrazione a tutte le persone in difficoltà”.  Nei prossimi giorni visiterà anche il carcere di Rebibbia e le mense di Caritas e di Sant’Egidio. In serata invece sarà a Ponte dove alcuni anziani sono ospitati negli appartamenti Erp. 

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