Terremoto, Alfano: 485 soccorritori in campo, è l'inizio della speranza
ROMA - "Il teatro operativo riguarda principalmente le province di Rieti e Ascoli Piceno. In particolare Amatrice e Accumoli in provincia di Rieti, Arquata e Pescara sul Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Per quanto riguarda Rieti, ad Amatrice sono operativi 131 Vigili del fuoco e 27 ad Accumoli che e’ stato il luogo piu’ difficile da raggiungere. 178 raggiungeranno a breve i luoghi del disastro per essere distribuiti nelle zone piu’ colpite. Nell’area di Ascoli Piceno, ad Arquata sono al lavoro 31 uomini e ne arriveranno altri 52, mentre a Pescara del Tronto ce ne sono 20 e se ne aspettano altri 36". Lo comunica il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che precisa: "Il bilancio complessivo delle risorse umane impiegate e’ quindi di 219 gia’ operative in tutto il teatro e 276 che vi giungeranno a breve per un totale di 485 forze dispiegate. Le unita’ provengono dagli assetti operativi delle regioni Lazio, Toscana, Campania, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Umbria".
Inoltre, aggiunge Alfano, "per il coordinamento e la regia dei soccorsi abbiamo previsto 3 unita’ di comando locale posizionate a Amatrice, luogo baricentrico: di queste tre una e’ gia’ operativa. Questi presidi mobili sono importanti anche per le comunicazioni satellitari e radio. Sono al lavoro, per l’individuazione di persone rimaste sotto le macerie, 17 unita’ cinofile e 6 funzionari tecnici, altri saranno presto nelle varie aree, per effettuare i collaudi alle strutture allo scopo di prevenire altri crolli man mano che si procede con i soccorsi. Strategico il ruolo dei reparti volo: 6 elicotteri sono impiegati per il trasporto di uomini nei luoghi interessati all’evento sismico e per trasportare nei piu’ vicini ospedali le persone ferite in modo piu’ grave. I 6 elicotteri hanno una operativita’ diffusa e provengono dai reparti di Roma, Bologna, Pescara ed Arezzo". Infine: "Ci sono 40 mezzi movimento terra utilizzati per la rimozione delle macerie. Tra questi sono compresi anche dei mezzi speciali, chiamati Usar, destinati a contenere i crolli degli edifici pericolanti. Tutto questo e’ quello che si sta facendo come fatti concreti di vicinanza e solidarieta’ verso le popolazioni cosi’ duramente messe alla prova e verso territori che oggi sembrano non avere pace. Non ci risparmieremo. Il lavoro di uomini che aiutano altri uomini e’ sempre l’inizio della speranza"