Terremoto, Bianco (Anci): "Chiediamo un provvedimento straordinario"
Roma - "È una situazione drammatica: c’e’ un insieme di circostanze, da un lato il terremoto e dall’altra un’ondata di freddo e di maltempo senza precedenti negli ultimi anni, e siamo in una condizione drammatica. Ecco la ragione per cui faremo un Consiglio nazionale breve, parleremo anche di questa emergenza e chiederemo a tutti, al Governo, alle Regioni, al Parlamento, alle forze politiche di segnare una presenza forte. I sindaci, in questo momento, non ce la fanno piu’". A dirlo Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, riunito in Campidoglio per affrontare l’emergenza terremoto. Presente in sala della Protomoteca anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Ci sono Comuni e frazioni che sono senza energia elettrica- aggiunge Bianco- che sono in una condizione di isolamento. È una vera e propria emergenza. Quindi chiediamo che ci sia una ordinanza di Protezione civile, seria, ben fatta, e chiediamo a tutti di fare la loro parte. Adesso vedremo dal censimento dei singoli amministratori quello che dicono. C’e’ naturalmente buona volonta’ da parte delle forze di polizia, dell’esercito, della Protezione civile, dei volontari ma la condizione e’ ugualmente drammatica. Con i mezzi ordinari non ce la si fa, ecco perche’ chiederemo che ci sia un provvedimento straordinario". A chi gli chiede che fine hanno fatto i fondi stanziati per il terremoto, Bianco risponde che "credo che siano spesi il piu’ rapidamente possibile, nessuno ha la bacchetta magica, ci sono voluti anni e addirittura decenni in qualche caso di terremoto per risolvere la condizione. Certo che oggi per noi la situazione e’ insostenibile. Aggiorneremo il Consiglio nazionale dell’Anci a fine febbraio e a marzo per chiedere al Governo di adottare tutti i provvedimenti utili per aiutarci a svolgere meglio la nostra azione. Insieme a tutto questo oggi i sindaci sono esposti a una situazione altrettanto pesante, che e’ quella che riguarda la loro reputazione. Appena c’e’ qualcosa che non funziona parte immediatamente un avviso di garanzia che diventa un fatto gravissimo. Ci sono sentenze che vengono emesse sulla base di un titolo di giornale", conclude.
"Che provvedimenti chiederemo al Governo? Sicuramente, le Regioni devono dichiarare lo stato d’emergenza. In questo modo, mettono in moto tutti i meccanismi, anche quelli piu’ semplici come il volontario che ha la possibilita’ di prendere il permesso dal proprio datore di lavoro, perche’ sono anche piccole cose che aiutano in questo momento. Abbiamo chiesto di fare intervenire l’esercito, ma abbiamo bisogno di creare un meccanismo con una filiera piu’ stabile quando accadono queste cose. Noi oggi abbiamo dei fondi che abbiamo raccolto in questi mesi e che mettiamo a disposizione. Ci sara’ un ordine del giorno, vediamo che cosa verra’ fuori dal Consiglio nazionale dell’Anci". A dirlo Antonio De Caro, presidente Anci e sindaco di Bari, intervistato a margine del Consiglio nazionale dell’Associazione dei Comuni riunito in Campidoglio per affrontare l’emergenza terremoto. Presente in sala della Protomoteca anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Quello che sta accadendo in questi giorni- aggiunge- dimostra che non e’ piu’ un’emergenza isolata, sono due emergenze continue sempre all’interno dello stesso territorio. Questi giorni e’ sembrato come se la voglia e la determinazione di tante comunita’, di tanti sindaci impegnati nella ricostruzione, fosse stata sotterrata da ulteriori crolli e dalla neve. Un evento meteorologico incredibile, due metri e mezzo di neve". L’allerta meteo? "C’e’ stata- risponde- ma quando arrivano due metri e mezzo di neve, e lo dico da ingegnere delle strade statali e non da sindaco, quando e’ cosi’ e’ complicato. La macchina e’ partita, ma ci sono molte difficolta’. Ci sono delle turbine in alcuni Comuni. Camerino per fortuna gia’ ieri pomeriggio il sindaco in autonomia e’ riuscito a liberare le strade. Adesso ci sono strade importanti sulle quali stanno intervenendo i mezzi militari che noi come associazione dei sindaci abbiamo chiesto ieri mattina al Governo perche’ ci sono delle zone dove e’ possibile arrivare solo con i mezzi militari che sono cingolati, quindi gli unici che possono attraversare una elevata pendenza con due metri di neve". (DIRE)