Terremoto in Emilia, dalle fondazioni bancarie 24 milioni per la ricostruzione
BOLOGNA – Ammonta a circa 24 milioni di euro la somma raccolta dalle Fondazioni bancarie a favore dei territori colpiti dal terremoto del maggio 2012. La maggior parte, 18 milioni e 340 mila euro, arriva dai 9 enti che operano nei territori terremotati (su 19 totali in regione). I restanti 5,5 milioni di euro sono stati raccolti dalle fondazioni bancarie aderenti all’Acri, l’Associazione di fondazioni e di Casse di risparmio Spa. La maggior parte delle risorse raccolte (67%) servirà per interventi su strutture educative, il restante 33% è suddiviso tra sostegno ad attività produttive, servizi sanitari, emergenze sociali e restauro di opere d’arte per un totale di 41 interventi. In particolare, i fondi raccolti dalle fondazioni aderenti all’Acri serviranno per la ricostruzione di 12 istituti scolastici nelle province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna. “Siamo consapevoli che lo sviluppo e la crescita economica di una società, nonché la capacità di produrre conoscenza e innovazione, dipendono soprattutto dalla qualità del capitale umano e quindi dalla formazione dei nostri figli – ha detto Giuseppe Guzzetti, presidente Acri e Fondazione Cariplo – Ecco perché la scelta di destinare queste risorse alla scuola è lungimirante”.
La situazione degli istituti scolastici delle 4 province colpite è “a buon punto”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi. “Anche se c’è ancora molto da fare”. La Regione ha lavorato fin dal giorno successivo alle scosse del 20 e 29 maggio 2012 per garantire la riapertura delle scuole a settembre e per far rientrare tutti gli studenti in strutture “prima della neve”. Come spiega l’assessore sono 60 le scuole costruite e 150 quelle ristrutturate. “Costruite significa anche dotate di strumentazioni – chiarisce – perché le scuole non sono solo i muri”. E poi afferma, “non vogliamo solo tornare come prima, ma vogliamo andare avanti e creare, ad esempio, una rete degli istituti tecnici superiori, integrare l’istruzione dalla scuola di base all’università e la scuola con le imprese”. L’obiettivo è quindi “investire sulle persone perché – dice l’assessore – è così che si esce da tutte le crisi”. E i 24 milioni di euro delle fondazioni sono un aiuto significativo che “vanno oltre la risorsa materiale, ma dimostrano la vicinanza di tutta la comunità”.
Dei 24 milioni di euro raccolti, circa 14 finanzieranno interventi in provincia di Modena, come ad esempio la ristrutturazione del Pronto soccorso dell’ospedale Ramazzini di Carpi o la ricostruzione del Liceo scientifico di Mirandola. Altri 7 andranno a Ferrara e serviranno per il restauro di beni artistici, la sistemazione delle scuole di Ferrara, Bondeno, Vigarano Mainarda e le palestre delle scuole di Cento e S. Agostino. Un milione e 110 mila euro va a Reggio Emilia per lavori di messa in sicurezza di asili e scuole a Guastalla e Luzzara, della palestra della scuola primaria di Reggiolo e del Centro culturale polifunzionale di Rolo. Infine a Bologna sono stati destinati un milione e 665 mila euro che serviranno per le scuole e asili di Crevalcore e Pieve di Cento. “Le fondazioni hanno dato una risposta di sistema e reattiva – ha detto Andrea Landi, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena – La scelta di destinare la maggior parte dei fondi alla scuola è condivisa con la Regione, con le Province e i sindaci dei Comuni colpiti. Un’altra parte sarà destinata a strutture ospedaliere, come a Carpi e Mirandola, e alle attività produttive: la coesione e la capacità di reagire di questo territorio ci consentono di guardare con ottimismo all’uscita da questa fase di emergenza”. (lp)