Terremoto, le guide ambientali: "Distrutte le chiesette di montagna dell'area di Norcia"
Santa Maria in Pantano oggi |
Roma - "La situazione e’ completamente compromessa. Le chiese, le chiesette che erano lungo i sentieri e rappresentavano delle tappe importanti per i turisti che guidavamo nei percorsi, sono praticamente rase al suolo o gravemente danneggiate. Parlo della zona di Norcia dove tali chiesette completavano le nostre passeggiate ed invece adesso non c’e’ quasi nulla". Lo fa sapere Leonardo Perrone, coordinatore delle Guide ambientali escursionistiche- Aigae delle Marche. "La piana di Castelluccio era invece il sentiero che si percorreva in ogni stagione- prosegue Perrone- e adesso vederla ridotta in quelle condizioni, per noi guide e’ una ferita al cuore. Ora non c’e’ nulla da poter raccontare. Erano tutti sentieri ricchi di bellezze e monumenti praticamente rasi al suolo. Ho visto da vicino Arquata rasa al suolo. Per noi, per il turismo, per la gente, per l’Italia non e’ importante che venga tutto ricostruito e basta ma e’ importante che venga ricostruito tutto cosi’ come era prima del terremoto". E allora, "dobbiamo ritrovare le chiesette del 400 oppure Santa Maria in Pantano sul colle di Montegallo ai piedi del Vettore e che e’ addirittura dell’anno 1000- aggiunge- altrimenti crollera’ tutto l’indotto turistico. Santa Maria in Pantano era il simbolo per le Guide Ambientali Escursionistiche.
Santa Maria in Pantano colpita prima del terremoto |
"Tutti noi siamo sempre passati per la Chiesa di Santa Maria in Pantano. Le immagini che mi giungono dalle Guide ambientali escursionistiche sono drammatiche e vedo Santa Maria in Pantano quasi tutta distrutta- prosegue Leonardo Perrone, coordinatore delle Guide ambientali escursionistiche- Aigae- Era il sentiero dei mietitori, in uno scenario a dir poco spettacolare. La gente marchigiana partiva la mattina di buon ora, passava sotto il Monte Vettore e scendeva nella piana di Castelluccio entrando cosi’ in Umbria. Era il sentiero della transumanza. All’interno di Santa Maria in Pantano i bellissimi affreschi che ritraggono le Sibille Appenniniche. Spero che si riescano a salvare. Oggi guardo i volti della gente lungo queste strade e sono volti pieni di paura, tanta paura". (DIRE)