25 agosto 2016 ore: 17:55
Non profit

Terremoto, massiccia affluenza ai centri trasfusionali: “Serviranno scorte più avanti”

Il giorno dopo il sisma 252 persone si sono presentate a donare all’ospedale di Perugia e oltre 100 a Terni, molti i giovani alla prima donazione. “Ora programmiamo, chi può rimandi, serviranno scorte più avanti”. Ospedale di Terni in allerta per accogliere pazienti dalle aree del sisma, finora ricoverate 5 persone
Tania A3/Contrasto Donazione sangue. Ragazzo fa il prelievo

Donazione sangue. Ragazzo fa il prelievo

PERUGIA – Si sono presentati anche molti giovani alla loro prima donazione. All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia  il giorno dopo il terremoto 252 persone hanno risposto all’appello a donare sangue per i feriti, a Terni oltre 100. Un afflusso imponente, che ha richiesto ovviamente un impegno straordinario del personale sanitario, che di solito si trova a gestire, nell’ospedale di Perugia, al massimo 50 donazioni al giorno. “Ma siamo riusciti ugualmente ad accogliere tutti, ben comprendendo lo spirito che anima i cittadini” dice Mauro Marchesi direttore del centro trasfusioni.  

Un gesto per esprimere concreta vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma, che da qui in poi occorre però programmare. I medici avvertono infatti che “le scorte ora ci sono, non venite tutti adesso, serviranno per le prossime settimane”.  L’invito dunque è a rimandare, per chi può, la propria donazione. “Generalmente si pensa che più sangue venga donato e più alte sono le scorte a disposizione di un ospedale  – ha spiegato il direttore generale della sanità della Regione umbra Emilio Duca -. Invece anche le sacche di sangue hanno una scadenza, che è relativamente breve, da qui la necessità di una programmazione. Plaudiamo allo spirito di grande generosità di quanti hanno effettuato la donazione e di quelli che si presenteranno nei prossimi giorni – aggiunge Duca -, ma intendiamo anche rassicurare che il centro trasfusionale garantisce sia la dotazione di sangue per fronteggiare l’emergenza terremoto, che quella necessaria per le attività chirurgiche. Anche nella giornata di oggi, giovedì, sono state infatti utilizzate a pieno regime tutte le sale operatorie dell’ospedale”.

Anche all’ospedale di Terni la direzione conferma che nell’immediato non ci sono criticità per le scorte di sangue e, “di fronte all’incredibile esempio di sensibilità e solidarietà umana che ha dimostrato la città”, invita tutti coloro che desiderano donare a non presentarsi spontaneamente tutti in queste ore, ma a rivolgersi alla sedi Avis per consentire un coordinamento con il centro trasfusionale in base alle effettive necessità. All’ospedale Santa Maria di Terni sono arrivate ieri 5 persone per cause legate al sisma, 4 adulti e un bambino:  un uomo di Terni con un lieve trauma per una caduta a terra, due donne da Rieti, una caduta a terra con lieve trauma alle ginocchia e un’altra ferita al volto. I pazienti sono stati trattati e già dimessi. Restano ricoverati in Pediatria un bambino di Amatrice (ancora sotto osservazione), e nel reparto di terapia intensiva una anziana ternana colpita da infarto del miocardio a seguito dello spavento per le scosse. Resta alta l’allerta: “Confermati l’impegno della sala 1 dell’emergenza-urgenza, delle aree di degenza da destinare ad eventuali pazienti provenienti dalle aree colpite dal sisma e il potenziamento dell’organico al Pronto soccorso”.

Intanto dai centri di raccolta di Rieti è stata diffusa tramite social network anche una lista di medicinali necessari: Enalapril, Omnic, Cardioaspirin, Lantus, Crestor (da 5, 10 e 20 mg), Simvastatina, Xanax, Met Formina, Eutirox 150, Efexor, Olevia, Ramipril, Inegy, Lansoprazolo, Iperten 20, Rinazina, Rinostil, Malox, Fosipres, Losaprex, Muscoril, Connettivina. (ep) 

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