13 maggio 2017 ore: 15:10
Economia

Terzo settore, Alleanza cooperative sociali: "Riforma rimane incompiuta"

I decreti attuativi di riforma del terzo settore presentati dal Consiglio dei ministri non convincono appieno l'Alleanza che parla di "battuta di arresto preoccupante" sul fronte dell'innovazione attesa dalla riforma. "Le misure presentate riconoscono vantaggi fiscali, senza i necessari vincoli e contrappesi per le nuove imprese sociali"
Terzo settore, sociale, parole chiave - SITO NUOVO

ROMA - "Una riforma che rimane incompiuta e segna una battuta di arresto preoccupante. Le misure presentate riconoscono vantaggi fiscali senza i necessari vincoli". Questo il commento critico dell'Alleanza delle cooperative sociali sui decreti attuativi di riforma del terzo settore presentati dal Consiglio dei ministri. "A una prima lettura - spiega una nota -,  questo potenziale di innovazione pare conoscere una innegabile e preoccupante battuta d’arresto. Le misure presentate riconoscono vantaggi fiscali, senza i necessari vincoli e contrappesi per le nuove imprese sociali. Manca infatti l’attesa armonizzazione dell’impianto normativo approvato con l’evoluzione che in questi anni ha interessato il sistema sociale del paese. Infatti mentre afferma che le cooperative sociali sono di diritto Imprese Sociali, di fatto rinuncia a riconoscere che l’evoluzione sociale dei bisogni richiede anche alle cooperative sociali, come a tutte le imprese sociali, di operare in settori e ambiti omogenei e coerenti al mutare dei bisogni delle comunità".

Per l'Alleanza delle cooperative sociali, si tratta di un "passo importante per la piena attuazione di una riforma molto attesa - aggiunge la nota -, nel cui ambito assume grande rilevanza il nuovo ordinamento sull’Impresa sociale. Esso introduce novità importanti, finalizzate a promuovere sviluppo imprenditoriale e sociale in ambiti delicatissimi di interesse generale: welfare, sanità, istruzione, cultura, commercio solidale, ecc. tramite la presenza di una  di forme giuridiche molteplici e plurali di Imprese Sociali e la loro pari dignità". Dall'Alleanza, infine, l'auspicio "che lo sforzo finora compiuto di collaborare in modo costruttivo con il governo non sia stato vano" e la richiesta al Parlamento e allo stesso esecutivo di "una modifica adeguata dell’attuale impianto normativo che non tiene conto della storia e dell’apporto di chi ha contributo a sviluppare il terzo settore e può continuare a farlo".

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