13 luglio 2017 ore: 14:05
Immigrazione

Toscana, 150 profughi diventano bonificatori dell’Arno

Continua il progetto del Consorzio di bonifica in collaborazione con la Regione. Coinvolti numerosi richiedenti asilo ospiti delle strutture nella regione
Profughi, immigrati seduti, migranti

FIRENZE – 150 profughi diventano bonificatori sulle sponde dell’Arno e dei torrenti intorno a Firenze. La sperimentazione su Firenze e Pistoia dell’anno scorso ha dato ottimi risultati sia in termini di rifiuti raccolti - oltre 1,5 tonnellata solo sull’Arno a Firenze – che in termini di formazione e inclusione sociale dei richiedenti asilo partecipanti.

- Per questi motivi su sollecitazione della Regione Toscana con l’assessore Vittorio Bugli, il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ha coinvolto anche gli altri consorzi dell’Alto e Basso Valdarno per una nuova edizione del progetto che preveda la copertura di sostanzialmente tutta l’asta del Fiume Arno e qualche suo principale affluente, da Arezzo a Pisa passando, proprio a partire da oggi, per Firenze. 


In totale circa 150 ospiti di diverse strutture, associazioni e cooperative della Toscana, ragazzi provenienti principalmente dall’Africa Centrale – Senegal, Mali, Ghana, Nigeria – ma anche da Bangladesh, Pakistan, Afghanistan che per tre mesi, dopo la formazione sulla sicurezza e sulla differenziazione dei rifiuti, in collaborazione con i consorzi di bonifica passeranno sulle sponde prima e dopo gli sfalci della vegetazione per una pulizia dai piccoli rifiuti urbani.

“È il Progetto Migranti Bonificatori, edizione 2017, proseguo dell’esperienza fatta l’anno scorso come Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, che ora grazie all’interesse e al contributo della Regione siamo riusciti ad estendere simbolicamente e fattivamente a tutta l’Arno, facendolo precedere da una formazione certificata e la consegna dei DPI, scarpe, guanti, gilet e cappello per ogni partecipante – spiega il Presidente del Consorzio Medio Valdarno e dell’associazione dei consorzi di bonifica regionale, Marco Bottino - Investiamo qualcosa su questi ragazzi e loro volontariamente, con molta attenzione, disponibilità e apprezzamento da parte dei cittadini che li vedono all’opera, svolgono un’attività preziosa sia da un punto di vista della sicurezza idraulica che del decoro e della bellezza del nostro Fiume”.

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news