Toscana, gli immigrati diventano imprenditori agricoli
FIRENZE - Promuovere in Toscana l’imprenditorialità nel settore agricolo e agroalimentare di immigrati non comunitari. E’ l’obiettivo del Progetto SOFIIA (Sostegno Orientamento Formazione Imprenditoria per Immigrati in Agricoltura), curato dalla c.borgomeo&co di Roma in collaborazione con l’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere, promossa dalla Cisl) e presentato stamani a Firenze, nella sede della Cisl Toscana.
Il Progetto Sofiia, giunto al terzo anno di attuazione, è promosso dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e cofinanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione. Gli immigrati da paesi non comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno potranno rivolgersi alla rete toscana di sportelli dell’Anolf per ottenere informazioni, orientamento e assistenza alla creazione di impresa e poter aderire al corso di formazione previsto dal progetto. Saranno gli sportelli Anolf a selezionare tra le schede di adesione (l’obiettivo è raccoglierne almeno 600) i partecipanti ai corsi (previsti 60 partecipanti complessivi) che prevedono 72 ore di aula, 15 di formazione on-line e 24 di presenza in aziende del settore.
“E’ un progetto per noi importante – ha detto il segretario della Cisl Toscana, Riccardo Cerza - perché mette al centro il lavoro, strumento di inclusione fondamentale per gli immigrati come per gli italiani. Con l’Anolf lavoriamo da anni alla costruzione di un ponte tra italiani e immigrati, oggi fondamentale più che mai alla luce di quanto successo in Francia. Un impegno che non è episodico, ma continuativo e capillare.”