Toscana, Rossi: gli immigrati svolgeranno servizi di pubblica utilità
ROMa - "Le preoccupazioni dei cittadini sono giuste, sappiamo che in Toscana tante persone soffrono le conseguenze della crisi. Vogliamo anche che chi viene accolto dia qualcosa in cambio. Non esiste buona accoglienza e integrazione adeguata senza un impegno, da parte di chi viene accolto, a restituire alla comunità che accoglie un servizio di pubblica utilità, una attività che dovrà essere svolta senza remunerazione". Così il governatore della Toscana Enrico Rossi, parlando al megafono a Fucecchio in una tappa della campagna elettorale per le regionali, rassicura i cittadini nel pieno dell'emergenza sbarchi. "La Toscana è una terra civile che sa riconoscere chi ha bisogno di aiuto. Noi siamo contro gli imprenditori della paura che distruggono i valori della Toscana. Noi siamo per una reciproca umanità: solidarietà per chi viene accolto ma anche solidarietà verso chi accoglie". Di pari passo, il governatore toscano chiama in causa Bruxelles: "Sappiamo e chiediamo che l'Europa faccia qualcosa senza perdersi in stupidaggini come i blocchi navali o gli affondamenti dei barconi. Che faccia qualcosa per affrontare quella che papa Francesco ha chiamato la terza guerra mondiale". (DIRE)