21 agosto 2015 ore: 11:50
Giustizia

Tratta, per gli adolescenti egiziani 12 ore di lavoro in autolavaggio

Dossier Save the children: aumentano gli arrivi via mare dei minori egiziani soli, "campanello d'allarme". Per le famiglie un debito con i trafficanti fino a 5 mila, che i ragazzi devono ripagare: in fuga dalle comunità verso Roma, Torino e Milano. A rischio anche afgani ed eritrei in transito in Italia
Minori stranieri (non accompagnati), appena sbarcati, immigrazione

ROMA - Gli adolesenti egiziani non accompagnati sono vittime di sfruttamento, soprattutto lavorativo. Secondo il Dossier 2015 "Piccoli schiavi invisibili - Le giovani vittime di tratta e sfruttamento" di Save the Children, diffuso oggi alla vigilia della Giornata Onu in ricordo della schiavitu' e della sua abolizione (23 agosto), da non sottovalutare il "campanello d'allarme" dell'aumento degli arrivi. In diminuzione nei primi mesi del 2015 (143 giunti al 30 giugno, a fronte di 885 nello stesso periodo del 2014), stanno registrando nuovamente una crescita, con quasi 400 approdati via mare tra giugno e agosto.

Povertà e  carenza di opportunità lavorative nel loro paese sono i principali fattori che spingono i minori egiziani a venire in Italia, con le famiglie che si sobbarcano un debito di viaggio con i trafficanti compreso fra i 2.000 e i 5.000 euro e che i ragazzi dovranno quindi ripagare con il loro lavoro.

A rischio di vita e sotto il controllo dei trafficanti, affrontano il viaggio in mare, partendo o da Alessandria o dalla Libia, dove vengono condotti anche con pulmini. Una volta approdati in Italia vengono collocati in strutture di accoglienza da cui pero' solitamente scappano per raggiungere Roma, o altre citta' del nord come Torino o Milano, dove loro stessi hanno raccontato agli operatori di Save the Children le loro esperienze di sfruttamento. A Roma, in particolare, nei mercati generali di frutta e verdura (CAR), presso autolavaggi e in frutterie o pizzerie. 10 euro per caricare un camion di frutta e verdura e 50 centesimi per ogni cassetta riempita.. Negli autolavaggi si lavora ininterrottamente anche per 12 ore, per 2-3 euro all'ora, come nelle pizzerie e frutterie.

Il dossier segnala situazioni di sfruttamento  anche fra i minori afgani non accompagnati:  850 quelli presenti in Italia al 30 giugno 2015. Esposti a rischi soprattutto nel lungo viaggio che  intraprendono, passando per il Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e da qui, per i paesi balcanici o l'Italia, alla volta del Nord Europa. Un viaggio che puo' costare 3-4.000 euro, per ripagare il quale i minori si fermano anche mesi a lavorare in Turchia o Grecia, subendo sfruttamento, violenze e abusi. Talvolta coloro che non hanno disponibilita' economica vengono usati dai trafficanti per manovrare il gommone dalla Turchia alla Grecia e, in questo modo, non pagano la tratta. Secondo alcune testimonianze sembra addirittura che, al fine di garantire l'arrivo, i trafficanti facciano fare loro una giornata di prova per imparare a guidare l'imbarcazione.

E ad alto rischio di sfruttamento sono anche i numerosi minori eritrei - 1.600 arrivati in Italia via mare dal 1 gennaio al 30 giugno 2015 - che, da soli, transitano in Italia, diretti soprattutto in Svizzera, Germania, Norvegia e Svezia, per lo piu' adolescenti maschi di 16-17 anni ma e' in crescita il numero di ragazze. Scappano dalla dittatura e dall'arruolamento obbligatorio nel loro paese, intraprendendo un lunghissimo e sempre piu' rischioso viaggio del costo, in media, di 6.000 euro, passando dal Sudan e quindi Libia o Egitto, per poi attraversare il mare verso l'Italia. Durante il viaggio possono essere vittime di tratta, sfruttamento e violenze: alcuni, intervistati da Save the Children, hanno raccontato di violenze subite durante l'attraversamento del deserto libico o la detenzione in Libia. Nel transito in Italia le loro condizioni di vita sono precarie e spesso caratterizzate da un forte controllo da parte di connazionali, e una forte promiscuita' che, nel caso delle ragazze, puo' purtroppo sfociare in violenze e abusi sessuali.

"Chiediamo al Parlamento di sbloccare e approvare in tempi rapidi il Disegno di Legge. C. 1658, sostenuto dai parlamentari dei principali partiti politici di maggioranza e opposizione, che disciplina in modo organico, sul territorio nazionale, la protezione e l'accoglienza dei minorenni stranieri non accompagnati e che prevede anche misure particolari di tutela, assistenza e accoglienza per i minori vittime di tratta", sottolinea Carlotta Bellini. (DIRE)

 

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