Tre anni per ottenere l'assegno famiglie numerose: immigrata vince la battaglia
MILANO - Ci ha messo tre anni, tra carte bollate e ricorsi in Tribunale, ma alla fine Martinez Del Rosario ce l'ha fatta e ha ottenuto da Inps e Comune di Genova l'assegno per le famiglie numerose. Si è conclusa, con una sentenza della IV Sezione della Corte di Appello di Genova, la controversia tra questa signora ecuadoriana e i due enti, di cui si è occupata anche la Corte di Giustizia Europea. Tutto è iniziato nel 2014 quando il Comune di Genova ha negato l'assegno per le famiglie numerose alla signora Martinez perché era in possesso "solo" di un permesso di soggiorno per lavoro ordinario. Secondo il Comune e l'Inps tale assegno spetterebbe solo ai cittadini italiani, a quelli comunitari e a quelli extracomunitari ma con permesso per lungosoggiornanti. Per Alberto Guariso, l'avvocato della Martinez, si era di fronte, in realtà, a un caso di discriminazione, in quanto la direttiva dell'Unione Europea n. 98 del 2011 prevede che le prestazioni sociali vadano erogate a tutti i cittadini, anche quelli extra Ue in regola con qualsiasi tipo di permesso di soggiorno. Ed era stato la stessa Corte d'Appello genovese a chiedere alla Corte di Giustizia Europea di pronunciarsi.
Da Strasburgo i giudici avevano emanato una sentenza storica, stabilendo che ogni immigrato regolare ha diritto alle prestazioni sociali. Nessuna discriminazione può dunque esserci quando si erogano bonus bebè o assegni di maternità o servizi rivolti alle persone in difficoltà. Non si erano quindi limitati a valutare la posizione della signora Martinez, stabilendo invece un principio di fondo valido per ogni prestazione sociale. La Corte d'Appello, presieduta dal giudice Alvaro Vigotti, ha quindi recepito la sentenza europea e ha ordinato a Inps e Comune di Genova di erogare l'assegno per le famiglie numerose. (dp)